Al posto dello storico “Straight Six” un sistema di propulsioni “zero emission”; adeguata anche la dotazione hi-tech: vi sveliamo come la leggendaria Jaguar E-Type viene proposta ad alimentazione 100% elettrica.
Ci sono modelli il cui appeal supera il trascorrere del tempo; vetture caratterizzate da una eleganza ed una coerenza formale che travalica il succedersi delle mode. Jaguar E-Type è una di queste: la sportiva-simbolo di Coventry, regolarmente prodotta fra il 1961 ed il 1975 in tre serie successive e nelle configurazioni coupé e roadster (alle quali si aggiunge il limitatissimo lotto di varianti Lightweight concepite per le competizioni) è, da oltre mezzo secolo, al centro dell’interesse di migliaia di appassionati di tutto il mondo. Direttamente derivata dalla leggendaria D-Type plurivittoriosa alla 24 Ore di Le Mans, Jaguar E-Type è, di recente, giunta agli onori delle cronache internazionali per un proprio ruolo di “wedding car” al matrimonio fra il Principe Harry e Meghan Markle, celebrato lo scorso maggio. Con una particolarità, che ha immediatamente catturato l’attenzione di tutti: l’assoluto silenzio che ne accompagnò la cerimonia nuziale svoltasi nella cornice del Castello di Windsor.
Si trattava, nello specifico, di una “one-off” appositamente allestita da Jaguar Classic per i neo-sposi reali: una E-Type a propulsione elettrica che catalizzò su di sè l’attenzione dei media internazionali (e, per inciso, ha rappresentato un bel colpo per i vertici di Coventry, attualmente al centro di un concreto new deal all’insegna dello sviluppo di sistemi eco friendly che, dopo l’ingresso in Formula E, ha portato al recentissimo debutto di I-Pace, la prima vettura di serie totalmente elettrica a marchio Jaguar).
Dopo il felice esperimento, era chiaro che molti enthusiast non avrebbero gradito di restare “a bocca asciutta”. Ed ecco la risposta: in queste ore, Jaguar comunica la prossima messa in produzione di E-Type Zero, cioè la variante elettrica della “sportivissima Sixties” di Coventry, che nelle immagini ufficiali rilasciate dal servizio Jaguar Land Rover Classic viene illustrata nella medesima declinazione Roadster protagonista del “Royal Wedding”.
Del resto, assicurano i responsabili di Divisione, l’intervento di retrofit (qui un nostro approfondimento) “può essere applicato a qualsiasi motorizzazione E-Type a sei cilindri”: ben accette, perciò, tutte le “Straight Six” (dal 1971 al 1975, Jaguar E-Type venne prodotta con motorizzazione “Double-Six”, ovvero V12, una serie oggi meno ambita dagli enthusiast), Coupé comprese. “La catena cinematica, alimentata con batterie agli ioni di litio, possiede dimensioni equivalenti a quelle dei modelli a sei cilindri, e viene collocata nella esatta posizione del motore di origine, per favorire il mantenimento della distribuzione dei pesi e della dinamica del veicolo”, puntualizza Jaguar Land Rover Classic. “Un sofisticato riduttore a velocità singola contribuisce a produrre la massima potenza nel minor spazio possibile”.
Nel dettaglio, la propulsione – ed è interessante notare come l’engineering attinga molto alle nuove soluzioni impostate per Jaguar I-Pace – si affida ad un motore elettrico alimentato da accumulatori da 40 kWh ricaricabili in circa 7 ore per un “pieno” di energia, che eroga una potenza di poco inferiore a 300 CV.
Esteticamente identica alla “Series 1”, Jaguar E-Type Zero presenta, quali novità hi-tech, il ricorso ad una fanaleria a Led e l’opportunità di integrare gli elementi di origine dell’abitacolo con un dispositivo infotainment di nuova generazione, che pur nella sua modernità (fa ampio ricorso alla fibra di carbonio per la plancia, dominata da un display centrale di grandi dimensioni) installato si ambienta al meglio con gli interni di origine della vettura. La leva del cambio è, per forza di cose, assente: nella E-Type Zero viene sostituita da un controller rotativo per la selezione della marcia in avanti, della retromarcia o della “folle”. Già comunicate le prime consegne per Jaguar E-Type Zero, che avverranno a partire dall’estate 2020.