Dal 1 luglio, gli autoveicoli a zero (o basse) emissioni dovranno essere corredati con il dispositivo che avvisa pedoni e ciclisti dell’approssimarsi della vettura in modalità “silenziosa”. Cosa dice il Regolamento UE n. 1576/2017.
Non che sia una novità in senso assoluto – in un recente passato, la questione è stata affrontata da Nissan, Jaguar e Hyundai, per le rispettive “elettro-proposte” Leaf, Kona Electric ed I-Pace; tuttavia, sull’opportunità di “farsi sentire” per le auto elettriche, ed a vantaggio di tutti gli altri utilizzatori delle pubbliche strade (in special modo per le “categorie più deboli” di utenti: pedoni, ciclisti, motociclisti), interviene ora l’Unione Europea, che rende imminente l’introduzione, a bordo delle auto elettriche di nuova produzione, del dispositivo AVAS-Audible Vehicle Alert System. Sostanzialmente, si tratta del sistema sonoro che avverte agli altri utenti delle strade l’approssimarsi della silenziosa vettura elettrica (o ibrida in modalità di funzionamento “zero emission”), anche nel caso che essa transiti al di sotto di 20 km/h.
A partire dal 1 luglio, tutte le auto elettriche ed ibride vendute nei Paesi UE dovranno dunque essere, obbligatoriamente, essere dotate con l’avvisatore sonoro. Una condizione necessaria per il loro sviluppo e la loro circolazione in sicurezza, quanto da tempo particolarmente attesa anche in ossequio alla prevista sempre maggiore diffusione dell’auto elettrica sulle nostre strade.
Nello specifico, la legislazione europea in materia di strumenti di segnalazione sonora per autoveicoli elettrici, stabilita dal Regolamento UE n. 1576/2017 si rifà all’emendamento – pubblicato come regolamento ECE n. 138 – al precedente Regolamento UE n. 540/2014, nel quale venivano per la prima volta posti in essere i requisiti tecnici di omologazione dei sistemi AVAS, compresa la presenza – consentita – di un comando di disattivazione azionabile dal conducente. Il limite di 20 km/h contestuale all’entrata in funzione automatica del dispositivo è stato individuato, dal punto di vista tecnico, in virtù del fatto che, al di sopra di tale velocità, l’azione aerodinamica del veicolo (ovvero i fruscii sulla carrozzeria) e quello provocato dall’attrito degli pneumatici sull’asfalto sono sufficienti a far sì che l’auto elettrica (o ibrida plug-in in fase di marcia 100% elettrica) sia comunque avvertibile dall’esterno.
Sempre per rimanere in ambito tecnico, il Regolamento UE n. 1576/2017 ora recepito e che entrerà in vigore il 1 luglio si preoccupa altresì di fissare i termini di rumorosità dei sistemi AVAS: l’Audible Vehicle Alert System dovrà originare picchi massimi di rumore nell’ordine di 56 decibel, e modulabile. Ovvero: in fase di accelerazione, il rumore dovrà essere più intenso; viceversa, calante nelle situazioni di decelerazione e di frenata. Ricordiamo, per concludere, che l’adozione dei sistemi AVAS sarà obbligatoria, dal 1 luglio 2019, per tutte le auto ibride plug-in ed elettriche di nuova produzione; mentre per gli autoveicoli a zero (o basse) emissioni già in circolazione, tale obbligo entrerà in vigore nel 2021. L’Europa, in ogni caso, non è l’unica amministrazione ad avere previsto l’introduzione dei sistemi AVAS: oltreoceano, la NHTSA-National Highway Traffic Safety Administration statunitense impone l’obbligo del “suono di sicurezza” per auto elettriche ed ibride, fino ad una velocità di 28 km/h, dal 1 settembre prossimo. Viene da ipotizzare, per l’immediato futuro, la creazione di un nuovo accessorio aftermarket: il modulatore elettronico di suoni personalizzabile.