Il sindaco Boris Johnson ha dato il via al piano che prevede 150 nuovi punti di ricarica. Obiettivo: più colonnine che distributori di benzina
Il sindaco Boris Johnson ha dato il via al piano che prevede 150 nuovi punti di ricarica. Obiettivo: più colonnine che distributori di benzina
Per le Olimpiadi del 2012, Londra si doterà di una flotta di taxi a idrogeno. Nel frattempo, si prepara a diventare sempre più… elettrica. Merito, in questo caso, del programma Source London, un piano di stazioni di ricarica per le auto elettriche.
In questi giorni, il sindaco della metropoli, Boris Johnson, ha dato il via al progetto, che prevede il posizionamento di 150 punti di ricarica. Le nuove colonnine, riferisce Johnson, saranno a disposizione di tutti i possessori di auto elettriche, che potranno accedervi dopo avere pagato una quota annua di 100 sterline (circa 115 euro).
Le modalità di funzionamento delle stazioni di ricarica Source London sono state rese più semplici possibile: gli utenti, infatti, dovranno semplicemente parcheggiare la propria auto elettrica presso una delle colonnine, passare una tessera magnetica personale all’interno di uno scanner ed effettuare la ricarica delle batterie.
Finora, Londra possiede oltre 2 mila veicoli elettrici circolanti (secondo una stima, resa nota in questi giorni, dallo stesso Johnson). Per il 2013, la Capitale attende la collocazione di ulteriori 1150 punti di ricarica. Secondo il primo cittadino londinese, fra poco più di due anni sul territorio della Greater London ci saranno più stazioni di ricarica per veicoli elettrici che distributori di benzina. Non mancano le agevolazioni, in questo senso: gli acquirenti di veicoli a zero emissioni ricevono, al momento dell’acquisto, l’esenzione dal pagamento della Congestion Charge (il ticket di ingresso nell’area metropolitana) e non pagano alcuna tassa annua di circolazione, oltre a ricevere gli incentivi del Governo all’acquisto.
Questa strategia è stata di recente valorizzata da una indagine, effettuata da Accenture, nella quale è emerso come il prezzo ancora elevato delle auto elettriche (Nissan Leaf e Mitsubishi C-Zero, per citare due modelli già disponibili in Gran Bretagna) non viene visto come un ostacolo insormontabile per il passaggio dall’alimentazione “tradizionale” a quella elettrica. Una distribuzione capillare e non dispendiosa delle stazioni di ricarica è stata individuata dal 63% degli automobilisti intervistati come il fattore più importante nel caso di acquisto di un’auto elettrica. Per il 51%, invece, la motivazione maggiore deriva da basse spese di esercizio; per il 65% è importante poter contare su parcheggi gratuiti, il 44% si dimostra attratto dalle esenzioni al pedaggio e al pagamento del “bollo”. Il 43%, infine, gradirebbe passare all’auto elettrica “Per avere libero accesso alle corsie preferenziali”.