Cosa stai cercando?
Cerca

Electric City: impressioni di guida dal Motor Show

Di Stefano Panzeri
Pubblicato il 7 dic 2010
Electric City: impressioni di guida dal Motor Show
Sulla breve pista di Electric City abbiamo provato alcune delle elettriche che guideremo domani. Ma anche interessanti minicar per la mobilità urbana.

Sulla breve pista di Electric City abbiamo provato alcune delle elettriche che guideremo domani. Ma anche interessanti minicar per la mobilità urbana.

Un test di pochi minuti su un angusto circuito indoor non può di certo fornire elementi utili per valutare un’auto. Ma si rileva interessante per un raffronto ravvicinato tra i modelli che ambiscono a conquistare le nostre strade. Ecco le sensazioni che abbiamo avuto a salire su sette esemplari a batteria e guidarli all’interno del padiglione 30 del Motor Show di Bologna

Leaf, pensata per essere elettrica

Fresca vincitrice del titolo dell’Auto dell’anno 2011, la Leaf è l’auto che ci ha convinto di più. Unico modello progettato per la trazione elettrica, ha un abitacolo che fornisce subito l’impressione di essere su un esemplare diverso.

Oltre il design futurista, sono numerosi i dispositivi innovativi, come il navigatore con funzioni per accertarsi del raggio di autonomia residua, della posizione delle colonnine di ricarica e per comandare a distanza la ricarica. Da segnalare pure i display che indicano l’assorbimento energetico degli apparati elettronici (climatizzatore, radio, fari, ecc.) e quello che segnala la CO2 risparmiata.

A colpire è pure il selettore delle marce sferoidale con pulsante centrale che consente di inserire la modalità parking con una semplice pressione del dito. Apprezzabili anche l’abitabilità, in particolare in larghezza, e la fluidità di erogazione della potenza.

i-Miev, tanto spazio e cambio a tre velocità

La prima nota positiva della city car giapponese riguarda l’abitacolo, decisamente spazioso nonostante la larghezza ridotta. In particolare, stupisce lo spazio a disposizione dei passeggeri posteriori, paragonabile a quello di un modello del segmento C. Il merito è del passo “extralong” (255 cm contro i 251 di una Grande Punto più lunga di 56 cm). Quanto alla plancia, i designer hanno puntato più sulla simpatia che sull’effetto scenico. Il risultato è che la i-Miev è più tradizionale e, di conseguenza, intuitiva da apprendere rispetto alla tecnologica Leaf.

Lode al cambio che, oltre al tradizionale programma contraddistinto dalla lettera “D” (Drive), aggiunge la “B” (Brake) e la “C” (Comfort). Il primo è utile per incrementare il freno motore in discesa e aumentare il recupero di energia, il secondo per massimizzare la fluidità di guida sulle strade extraurbane. Da provare.

Fiamm e Micro-Vett con le batterie di domani

Più che la Renault Fluence, berlina tradizionale con ingombri (è lunga 4,75 metri) non proprio adatti per la circolazione elettrica in città, abbiamo trovato interessanti i modelli di due aziende che “elettrificano” modelli termici, Fiamm e Micro-Vett. L’attrazione deriva in particolare dalla batterie, al sale per la Panda di Fiamm e a litio polimeri per il Fiorino panoramico di Micro-Vett. Si tratta di due tecnologie considerate più evolute di quella allo ioni di litio adottate dalle case automobilistiche. La prima per la durata, la sicurezza e l’alta riciclabilità, la seconda per prestazioni, affidabilità e numero di cicli. Buono per entrambe lo spunto e la fluidità di guida.

Minicar per la mobilità urbana

Chiudiamo con un altro binomio italiano composto da Tazzari Zero e Estrima Birò. La prima, una microcar dal design piacevole, ha un allestimento spartano e un’impostazione di guida quasi da sportiva che rende divertente la guida, ma un po’ scomoda la seduta.[!BANNER]

Sul fronte opposto, lo scooter a quattro ruote Birò ha una posizione di guida quasi verticale che sembra di essere seduti su uno sgabello. Il risultato è che si deve pigiare il pedale dell’acceleratore, più duro del consueto per evitare l’affondo con il semplice appoggio del piede. Presa le giuste misure, la Birò si rivela un “giocatolo” lungo 1,7 metri e largo appena uno estremamente maneggevole e semplice da parcheggiare. La velocità massima è limitata dal Codice a 45 km/h e l’autonomia della batterie al piombo è di soli 70 km. Ma costa soltanto 7.500 euro.

Se vuoi aggiornamenti su Auto elettriche inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.

Seguici anche sui canali social
Seguici su TikTok @motori_it
Seguici su TikTok
Motori_it
Seguici su X

Ti potrebbe interessare