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Esemplari unici: all’asta la Fiat 8V Coupé Corsa Vignale del 1954

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 27 gen 2018
Esemplari unici: all’asta la Fiat 8V Coupé Corsa Vignale del 1954
La carrozzeria torinese allestì soltanto una versione “Corsa” su dieci Fiat 8V Coupé. La vettura, dal ricchissimo palmarès sportivo, andrà all’asta Finarte il 14 maggio, al Museo Mille Miglia.

Una delle “piccole” sportive Fiat dell’epoca d’oro si prepara ad essere battuta all’asta. E si tratta di un esemplare dal nutrito pedigree: nobilissimi genitori, ricco palmarès agonistico. La vettura è una delle dieci Fiat 8V che vennero carrozzate da Vignale, l’atelier torinese il cui marchio, dopo l’accorpamento alla Ghia operato all’inizio degli anni 70 da Alejandro De Tomaso, l’acquisizione Ford datata 1973 e la chiusura risalente al 1974, venne nuovamente riproposto nel 2004 per la concept Focus Vignale e, attualmente, identifica una lineup di allestimenti alto di gamma per Ford Fiesta, Kuga, S-Max, Edge e Mondeo.

Prima di entrare a far parte dell’”orbita” Ford, la Carrozzeria Vignale – fondata nel 1946 da Alfredo Vignale, già dipendente degli “Stabilimenti Farina” – sviluppò una prolifica collaborazione con Ferrari (alcune personali interpretazioni per i modelli 166, 212 Inter, 340 Mexico e 375 America), Lancia (Appia e Flavia Convertibile), De Tomaso (l’assemblaggio della Pantera), Maserati (3500 GT Spider, Sebring e Mexico), Triumph, la cecoslovacca Tatra e la stessa Fiat (1100S Cabriolet su base 1100B, 850 Spider e Coupé su base Fiat 850, una Coupé su base Fiat 1300/1500, le “special” Eveline e Samantha su base Fiat 124 e 125 e destinate ad una clientela femminile, e le fortunate “Vignalina” Coupé e Spider su base Fiat 600/750, e “Gamine”, piccola spider di linea rétro allestita su base Fiat 500).

Anche Vignale, come gli altri grandi Carrozzieri italiani, venne incaricato di realizzare piccole serie di alcuni modelli: fra questi, appunto, la Fiat 8V, progettata da Dante Giacosa e prodotta in un totale di 114 unità fra il 1952 e il 1954: il corpo vettura “standard”, allestito dal leggendario Reparto Carrozzerie Speciali Fiat, era stato disegnato da Fabio Luigi Rapi; altre varianti, in ancor minore tiratura, furono affidate a Ghia, Pininfarina, Zagato e, appunto, Vignale.

Una di queste, che porta il numero di telaio 106.000052 ed è proveniente da una collezione privata che ne ha avuto la proprietà per più di un trentennio, sarà battuta all’asta Finarte il prossimo 14 maggio. Teatro dell’evento, che si svolgerà nei giorni immediatamente precedenti il “via” all’edizione 2018 della “Freccia Rossa” (in programma da mercoledì 16 a sabato 19 maggio), sarà il Museo Mille Miglia. Di rilievo la stima d’asta: da 2 a 2,5 milioni di euro, una cifra significativa che va osservata tenendo conto della rarità del modello ma anche del periodo storico nel quale la vettura venne realizzata (nel “pieno” dell’epoca maggiormente prolifica per le Carrozzerie italiane), e delle “firme” che ne curarono la progettazione meccanica e stilistica.

La storia della Fiat 8V Vignale “106.000052” (la sigla indica che si tratta della cinquantaduesima “Ottovù” prodotta) venne consegnata da Fiat ad Alfredo Vignale il 10 luglio 1953. Lo studio della carrozzeria, volutamente “minimal” (caratteristica delle progettazioni sportive squisitamente italiane dell’epoca) perché concepito in previsione di un utilizzo agonistico – come poi in effetti avvenne – venne affrontato dallo stesso Alfredo Vignale insieme al proprio stilista, il talentuoso Giovanni Michelotti che in seguito sarebbe diventato anch’egli “carrozziere in proprio”. Si tratta, nel dettaglio, dell’unica “Coupé Corsa” allestita delle dieci Coupé “stradali” preparate da Vignale (una delle quali venne presentata all’asta Gooding &Co di Amelia Island nell’estate 2015).

Il particolare allestimento permise alla 8V Vignale che si prepara ad essere battuta all’asta Finarte al Museo Mille Miglia il prossimo 14 maggio, di guadagnare un centinaio di kg rispetto alla “Ottovù” standard dai pannelli carrozzeria in acciaio; l’unità motrice da due litri con architettura ad otto cilindri a “V” (da 105 a 120 CV, a seconda del tipo di carburatori e dei collettori, negli esemplari “di serie” progettati da Dante Giacosa) venne a sua volta riequilibrata ed ulteriormente preparata, in previsione di un utilizzo sportivo, fino ad arrivare ad una potenza di 127 CV a 6.600 giri/min.

Il debutto sui campi di gara avvenne all’inizio del 1955, in occasione del Rally del Sestriere con al volante, nuovo proprietario, il gentleman driver Casimiro Toselli. Successivamente venne impiegata al Giro di Sicilia (17. assoluta) ed alla Mille Miglia (era prima di classe, e davanti a tutte le altre Fiat 8V, nel tratto Brescia-Roma, prima del ritiro avvenuto a causa di un incidente). Nel 1956 fu acquistata da Francesco e Renato Canaparo e corse, tra le altre, l’Aosta-Gran San Bernardo, il Giro Automobilistico delle Calabrie e la Coppa InterEuropa con la carrozzeria di colore bianco con striscia rossa centrale. “Maltrattata” più volte (a quei tempi non si andava tanto per il sottile… alla forma si preferiva la sostanza), ci furono un cambio di livrea nel 1957, con altri impegni agonistici, una modifica al disegno della parte anteriore, nuove colorazioni per il corpo vettura, e la partecipazione ad altre competizioni. In totale, la Fiat 8V Coupé Corsa Vignale 106.000052 prese parte ad una quarantina di gare fino a tutto il 1960.

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