Esodo di Pasqua in arrivo e il carburante sale
Rispetto a 12 mesi fa il pieno di ogni auto italiana costa 10 euro in più. Nel solo mese di marzo, il rincaro è stato del 6,6%. Male anche il gasolio
Vacanza che vai, aumento che trovi: dentro l’uovo di Pasqua gli italiani troveranno anche l’aumento del prezzo della benzina, scodellato con puntualità svizzera alla vigilia del primo ponte primaverile.
Con il recente aumento Total di 0,2 centesimi al litro, ormai tutte le compagnie sono sopra quota 1,40 euro al litro, che posto in altri termini vuol dire che il pieno medio costerà 10 euro in più rispetto a 12 mesi fa.
Le proteste sono ovviamente arrivate altrettanto puntuali, ma – come sempre – rimbalzano contro l’indifferenza di buona parte della filiera del petrolio, dal produttore al rivenditore. Al prezzo attuale, i margini lordi sulla verde sono superiori alla media dei tre anni precedenti per circa 2 centesimi nei distributori “servito” e di 1 centesimo nel caso del self service. Quelli sul gasolio sono invece sostanzialmente invariati: +1 centesimo in modalità “servito” e uguali nel self service.[!BANNER]
Le uova di Pasqua dello scorso anno, invece, contenevano buon cioccolato ma tariffe minori: 1,214 euro al litro per la verde (contro 1,419 di oggi) e 1,074 al litro per il gasolio (contro 1,249 euro di oggi).
Carlo Rienzi, presidente Codacons, parla di aumenti selvaggi e ingiustificati puntando il dito anche contro la mancanza di strumenti in grado di limitare la crescita fuori misura dei listini, controllando che i prezzi alla pompa siano proporzionali alle quotazioni internazionali del petrolio. Considerando solo il mese di marzo, il prezzo della benzina è cresciuto del 6,6%. Sufficiente per far andare di traverso la cioccolata pasquale.
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