Guidare Pilotare Misano: alla corte di Stohr

Valerio Verdone
25 Luglio 2011
73 Foto
Guidare Pilotare Misano: alla corte di Stohr

Sul circuito di Misano abbiamo preso parte ai corsi di guida sicura e sportiva “Guidare Pilotare” ideati da Siegfried Stohr.

Sul circuito di Misano abbiamo preso parte ai corsi di guida sicura e sportiva “Guidare Pilotare” ideati da Siegfried Stohr.

Guidare in sicurezza vuol dire saper reagire e controllare le situazioni di emergenza, ma soprattutto conoscerle. Proprio per questo scopo è nata la scuola Guidare Pilotare, una struttura che fa capo all’ex-pilota Siegfried Stohr e che organizza corsi di guida sicura e sportiva sul circuito di Misano.

Abbiamo avuto l’occasione di prendere parte a diverse fasi del Corso di Guida Sicura e Guida Sportiva di GuidarePilotare, che è la prima Scuola di Guida Sicura nata in Italia.

Inoltre, grazie all’ospitalità di Stohr e dello staff abbiamo anche avuto modo di conoscere meglio e provare a Misano la nuova Bmw Serie 1 M Coupé, sul mercato da pochi mesi ma già presente nel parco auto di GuidarePilotare. 

Corso Guida Sicura: la teoria

Per rinfrescarci la memoria e ripassare concetti relativi alla guida, iniziamo con un po’ di teoria, avvalendoci della pluriennale esperienza di Siegfried Stohr: colui che ha avuto l’intuizione di creare una scuola in cui la teoria e la pratica si fondono in un’alchimia bilanciata per supportare gli automobilisti di tutti i giorni. Con simpatia romagnola e professionalità tedesca, Siegfried – la sua disponibilità ti porta a chiamarlo per nome e a stabilire un legame diretto tra allievo e istruttore – spiega i tre assi lungo i quali avvengono i movimenti del veicolo, e ci parla di fenomeni come il beccheggio, il rollio, l’imbardata e il cabraggio. Leggendoli così, tutti insieme, questi concetti possono confondere le idee, ma con l’aiuto delle diapositive e la mimica di Stohr, che spesso si avvale di un modellino in scala ridotta della Bmw M5, risultano chiari e d’immediata comprensione.

Terminata la fase teorica, ci uniamo agli allievi del corso di guida sicura dirigendoci verso le isole dove possiamo mettere in pratica tutta la teoria appresa in aula. Intorno a noi ci sono persone di tutte le fasce d’età: dal neopatentato che vuole sentirsi più sicuro, al professionista che guida tutti i giorni. Non manca la presenza femminile, perché la sicurezza non è roba da uomini ma interessa tutti. Ogni esercizio è corredato da una spiegazione teorica iniziale e affidato ad un istruttore diverso che accompagna in auto gli allievi mostrandogli come effettuare le manovre nel modo corretto e poi li affianca per dargli supporto.

Corso Guida Sicura: la pratica

Iniziamo con l’evitamento di un ostacolo rappresentato da un muro d’acqua al volante di una Bmw 116i: l’esercizio prevede la percorrenza di un breve rettilineo di lancio, l’evitamento di un muro d’acqua e poi una seconda sterzata per riportare la macchina in traiettoria. Ed è proprio in questo frangente che si verificano i problemi, perché se si rilascia il gas in prossimità dell’ostacolo e si dà troppo angolo di sterzo il sovrasterzo è dietro l’angolo, e spesso porta a compiere terrificanti testacoda. Fortunatamente, in pista si può sbagliare, ma il tutto serve a capire quanto sia difficile perdere il controllo anche a basse velocità. Continuiamo con la simulazione di una frenata d’emergenza ad 80 km/h a bordo di una Bmw X1.

Poi passiamo alla dinamica del sottosterzo, ovvero la perdita d’aderenza delle ruote anteriori, utilizzando una fiammante Mini Cooper S: i suoi 184 CV che si scatenano su una rotonda bagnata ci mettono poco a far allargare la traiettoria con il muso e costringono l’allievo a neutralizzare la perdita d’aderenza rilasciando il gas e riducendo contemporaneamente l’angolo di sterzo. Venuti a capo del sottosterzo le cose diventano più difficili perché passiamo a conoscere gli effetti del sovrasterzo, ovvero la perdita d’aderenza sull’asse posteriore, per farlo gli allievi salgono su delle Mini appositamente attrezzate con dei carrellini sotto le ruote posteriori. Si viaggia in seconda marcia, a circa 30 km/h, lungo un percorso contrassegnato da birilli e, non appena si sterza, si sente il posteriore che allarga costringendo gli allievi a controsterzare e a riallineare la vettura: è come una danza, bisogna prendere il ritmo, ma è molto formativa.

Il sovrasterzo può essere causato anche da una brusca accelerazione, soprattutto con auto potenti, per questo passiamo all’ultimo esercizio della mattinata, il sovrasterzo di potenza, avvalendoci della nuovissima Serie 1 M. In una svolta su fondo bagnato, affrontata in seconda marcia con i controlli elettronici disinseriti, i suoi 340 CV impiegano poco per far perdere aderenza alle ruote posteriori, e ci vuole una certa abilità per controllare la sbandata ed evitare un testacoda. Bisogna controsterzare, togliere o parzializzare il gas e riportare il volante dritto.

Corso Guida sportiva

Passiamo al corso di Guida Sportiva, o almeno alla prima parte, visto che può essere articolato in un due giorni e, dopo una piccola parte teorica, in cui si parla di traiettorie, frenata e scalata delle marce, entriamo in pista. A bordo della Serie 1 M, percorriamo cinque giri del tracciato di Misano e prendiamo contatto con la pista, l’istruttore ci analizza in tempo reale, fornisce consigli utili su come affrontare il percorso, sui punti di frenata e poi passa al volante per mostrarci un giro senza sbavature.

Ritorniamo ai box per riflettere e, poco dopo, siamo pronti per ritornare in circuito su un’affascinante Z4, cambia l’auto ma la pista cominciamo a conoscerla meglio, a dargli del tu e iniziamo a sentirci a nostro agio tra i cordoli: anche l’istruttore se ne accorge e per noi è un ulteriore incentivo a fare meglio. Dopo 5 giri torniamo e utilizziamo l’immancabile chiavetta USB per rivedere i nostri errori e i nostri progressi con gli istruttori, ascoltiamo un altro po’ di teoria e siamo pronti a risalire in auto per gli ultimi 5 giri al volante della Bmw 135i. Questa volta spingiamo da subito, le curve ormai non sono più un segreto e, con i consigli dell’istruttore, affrontiamo senza remore il curvone: siamo in pista a Misano dove corrono le moto della Superbike e ci sentiamo più sicuri, ma anche più consapevoli, la concentrazione è massima e tutto fila per il verso giusto.

Una volta scesi e, dopo aver, ricevuto l’attestato di rito ci sentiamo automobilisti più consapevoli, corretti e sicuri. Ma non è tutto, se avessimo domande relative alla guida potremmo mandare sempre una mail a Stohr o ai suoi istruttori e fugare in ogni momento i dubbi del dopo corso.

Bmw Serie 1 M - Guidare Pilotare

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