Venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 maggio si rinnova l’appuntamento con la “classicissima” di Villa d’Este: ecco la guida alla manifestazione.
Mai come quest’anno, il Concorso d’Eleganza Villa d’Este terrà fede alla propria filosofia per raccontare l’evoluzione dello stile e della tecnologia lungo un secolo di sviluppo automobilistico (e, come avviene da sei anni, motociclistico).
L’evento – uno dei più importanti a livello mondiale – si svolgerà, nella consueta cornice del Lago di Como, fra Villa d’Este e Villa Erba, venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 maggio, con Bmw Group Classic come partner dell’evento.
Il motto che accompagna il Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2017, “Around the World in 80 Days – Voyage through an era of records”, racconta proprio questo: una dinamica evoluzione – sotto forma di “viaggio” – dell’immagine della motorizzazione attraverso gran parte del 900, e che sarà rappresentata dalle otto classi di auto storiche e sei classi di moto d’epoca (tutte prodotte fra gli anni 20 e gli anni 80) che maggiormente contrassegnarono lo sviluppo, il boom e il successivo assestamento dell’indotto automotive.
Il programma degli appuntamenti a Villa d’Este
La rassegna aprirà i battenti al pubblico nella giornata di venerdì: i visitatori potranno ammirare i veicoli, nell’esposizione che verrà allestita presso Villa Erba. Le stesse auto e moto saranno, sabato sera, protagoniste della annuale asta curata da RM Sotheby’s.
Alle 14 di sabato, prenderà il via la “Street Run” per i motocicli iscritti al Concorso d’Eleganza: l’itinerario, da Villa Erba, si snoderà lungo il Lago di Como. Sempre nel pomeriggio avverrà un primo importante riconoscimento, con l’aggiudicazione della “Coppa d’Oro Villa d’Este” a giudizio del pubblico.
La grande sfilata delle 51 auto storiche e delle 40 moto d’epoca iscritte al Concorso d’Eleganza, che rappresenta il clou del weekend di Villa d’Este, avrà luogo domenica, per terminare, in serata, con l’assegnazione del titolo di “Best in Show – Trofeo Bmw Group” da parte della giuria internazionale di esperti, con a capo Lorenzo Ramaciotti: il premio andrà al veicolo maggiormente rappresentativo riguardo alle richieste caratteristiche di bellezza (in senso assoluto), prestigio e unicità.
Villa d’Este 2017: le categorie auto
Come avviene da molto tempo, anche quest’anno il Concorso d’Eleganza Villa d’Este prevede varie categorie di veicoli, a 4 e a 2 ruote, suddivise per classi: ciascuna di esse è specifica di un determinato periodo storico e di una ben definita epoca di stile, moda, immagine e costume.
Classe A. “Speed Demons: Endurance pioneers of the Golden Age”. Il primo gruppo delle vetture storiche in esposizione a Villa d’Este racconta l’Age d’Or dello sport automobilistico: le prime grandi competizioni che accompagnarono l’epoca pionieristica e l’”infanzia” dell’automobile. Dalla iconica Parigi – Rouen del 1894 (l’evento che può, a buon diritto, essere considerato come la prima competizione automobilistica) alla Coppa Gordon Bennett agli albori del 900, fino all’avvio delle più celebri gare di durata su circuito chiuso (la 24 Ore di Le Mans 1923). Due vetture, particolarmente rappresentative del periodo, si incontreranno a Villa d’Este: la Ballot 3/8 LC del 1920 e un esemplare della leggendaria Bentley 4,5 Litre del 1929.
Classe B. L’epoca dei grandi tour in automobile viene salutata, a Villa d’Este, dal gruppo “Travelling in Style: Around the World in 40 Years”, nel quale il tramonto del Liberty e l’auge dell’Art Déco si incontrano sul Lago di Como a rievocare i primi decenni del 20. secolo, contrassegnati dalla frenesia del libero movimento rapido (l’automobile) e, nel contempo, da un’aura di decadenza che si fece particolarmente sentire nelle espressioni artistiche del periodo pre-bellico.
Classe C. Evoluzione del precedente, il gruppo “Goodbye Jazz, Hello Radio: Full Speed into the 1930s” sottolinea il dinamismo prodotto dalle scoperte tecnologiche di rilievo negli anni 30 – decennio che, con l’occhio di oggi, ha segnato in maniera particolarmente marcata la storia successiva – frutto, in parte, di una eccezionale ricerca verso le novità. Nasce da qui lo sviluppo dell’autoradio, che accompagnò il passaggio dal jazz allo swing e regalò a molti automobilisti il piacere di viaggiare sui nuovi ritmi musicali. La risposta automobilistica si espresse, come sarà possibile ammirare a Villa d’Este, nello sviluppo delle carrozzerie aerodinamiche che ebbero nelle forme “streamliner” la loro massima espressione del periodo, e nell’applicazione dei sistemi di sovralimentazione ai motori e dell’overdrive ai cambi di velocità.
Classe D. Il dopoguerra fu, per tutto il mondo, epoca breve ma intensa di ricostruzione. “Faster, Quieter, Smoother: Heroes of the Jet Age” racconta, al Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2017, l’avventura delle più celebrate vetture sportive create dopo il 1945 e negli anni successivi. Creazioni spesso individuali – grazie ai telai che, eccezion fatta per la scocca portante di Citroen Traction Avant e Lancia Ardea e Aprilia, erano per lo più ancora separati dalla carrozzeria e permettevano agli atelier, dai più celebri a quelli “di paese”, la realizzazione di vetture “su misura” – accompagnate da soluzioni motoristiche all’insegna della potenza, pur partendo dalla normale produzione di serie.
Classe E. Questo gruppo si allinea al precedente, e ne costituisce un complemento: “The Grand Tour Continues: The Next 40 Years” racconta lo sviluppo e la realizzazione delle grandi berline luxury prodotte, anche qui spesso in quantitiativi limitatissimi, negli anni successivi alla fine della Seconda Guerra mondiale.
Classe F. Non strettamente “pratiche” nell’impiego quotidiano, tuttavia assolutamente meravigliose: le vetture di sapore sportivo (dalle grandi cilindrate alle più piccole “barchette”) regalarono agli anni 50 un’epoca rimasta indimenticabile e, come gli anni 30 ma in un’accezione più “moderna”, condizionatrice degli stilemi che caratterizzarono le epoche successive. Il decennio dei primi famosi playboy e dei puri gentleman driver, capaci di farsi notare alla 24 Ore di Le Mans e sui circuiti di tutta Europa come nei night club di Roma, Parigi, Londra e delle località di vacanza “in” dell’imminente periodo della “Dolce Vita” viene raccontato nel gruppo “Fast and Flamboyant: Playboys’ Toys”.
Classe G. Produzioni limitatissime, carrozzerie leggere e dalle linee “minimal”: le vetture sportive di maggiore prestigio non fanno dell’individualità un fatto di cilindrata, potenza e numero dei cilindri. “Supergioiello: Little Toys for Big Boys” racconta proprio questo: il piacere di possedere e guidare una vettura unica nel proprio genere.
Classe H. Prende il titolo “Shaped by Speed: Racing through the Decades” la tradizionale classe riservata alle auto storiche da competizione di maggiore prestigio costruite fra il 1950 e il 1970: l’epoca più rappresentativa delle corse, nella quale il settore sportivo assistette al tramonto dei gentleman driver e all’avvento delle sponsorizzazioni, una relativamente minore esclusività delle gare automobilistiche, una sorta di “democratizzazione” del motorsport che si concretizzò con il boom dei preparatori e nel proliferare di categorie nelle quali potersi affermare o, al più, divertirsi senza dar fondo ai patrimoni di famiglia.
Anche quest’anno spazio alle moto
Per la settima volta, inoltre, il Concorso d’Eleganza Villa d’Este sarà aperto alle moto, nel rinnovarsi di uno degli appuntamenti maggiormente sentiti dagli appassionati delle 2 ruote. La “sezione motociclistica” di Villa d’Este si articolerà sulla parata del sabato, lungo Cernobbio e il Lago di Como terminando nel Parco di Villa d’Este, e sul concorso vero e proprio di domenica.
La novità 2017 viene rappresentata dai prototipi, che in un gruppo specifico andranno ad aggiungersi alle altre cinque “classi” previste: le moto degli anni 20 e 30, gli scooter anni 50 che non furono prodotti da Innocenti e Piaggio (i deu “big player” di settore con Lambretta e Vespa), le Scrambler che conobbero un’epoca particolarmente felice dalla seconda metà degli anni 60, le quattro cilindri protagoniste degli anni 70, le piccole 50 cc sportive che rappresentarono, per i ragazzi degli anni 60 e fino all’egemonia delle “ruote tassellate”, il sogno di una prima indipendenza dal nucleo familiare.