Elise, Exige ed Evora nelle rispettive declinazioni più performanti rappresentano, seppure in forma “non ufficiale”, la partecipazione alla rassegna per il marchio di Hethel, che in questo 2018 compie settant’anni.
“Ufficialmente” non rappresentata dalla Casa madre, Lotus – al pari di Lamborghini, del resto – non ha rinunciato ad un proprio stand espositivo al Salone di Parigi 2018 (qui la nostra guida alla rassegna, che ha aperto oggi al grande pubblico e si concluderà domenica 14 ottobre). Lo “spazio-Lotus” alla kermesse di Paris Expo a Porte de Versailles è a cura delle concessionarie locali Rousseau (con sede a Parigi), M-Automobile (Brest), Autosport Selection (Reims) e Verbaere (Lille), ovvero le strutture che normalmente commercializzano la gamma di Hethel in Francia.
La presenza di Lotus al Salone di Parigi è, d’altro canto, “un atto dovuto” ai settant’anni dalla fondazione dell’azienda, creata nel 1948 da un allora giovanissimo Colin Chapman, inizialmente sotto forma di produzione di kit di poteziamento alla meccanica Austin Seven, e che in questo 2018 sono stati salutati da una serie di iniziative oltremanica: la realizzazione di alcune serie speciali “ad hoc”, la riqualificazione dei reparti Customer Experience Centre ed Heritage Centre di Hethel, nonché il gala animato, lo scorso weekend, dalla partecipazione di circa 8.000 appassionati possessori di uno dei quasi 1.600 modelli (fra monoposto, vetture Sport, produzione “di serie” e “derivate”) costruiti da Lotus in sette decenni di storia.
Ed ecco su cosa si articola la partecipazione “semi-ufficiale” Lotus al Salone di Parigi 2018: si tratta, nel dettaglio, dell’esposizione di quattro delle versioni maggiormente rappresentative dell’attuale produzione dell’azienda che dal 2017 è entrata a far pate dell’orbita del colosso cinese Geely dopo oltre un ventennio trascorso sotto l’ala della malese Proton: Lotus Elise Sport 220, equipaggiata con l’unità 1.8 da 220 CV, le ancor più performanti Exige Sport 410 ed Exige Cup 430 (la prima, chiamata a sostituire le precedenti versioni da 380 CV, è di recentissimo debutto sul mercato in declinazione Coupé e Roadster con tettuccio in tela: la potenza espressa dal V6 3.5 “supercharged” ammonta a 410 CV a 7.000 giri/min, la coppia massima è di 420 Nm già a 3.000 giri/min; per la seconda, dai contenuti tecnici derivati da Evora GT430, sotto il cofano ci sono 430 CV e 440 Nm, che abbinati al cambio manuale con frizione opportunamente rinforzata le consentono uno scatto di appena 3”3 per raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo); e, appunto, il modello “top di gamma”, per prestazioni ed affinamento aerodinamico, Evora GT430, che al momento del debutto i vertici dell’azienda dell’Essex avevano salutato con l’appellativo di “The most powerful Lotus ever made”: 436 CV e 440 Nm di coppia massima erogati dal medesimo V6 3.5 a compressore volumetrico, per una velocità massima di 305 km/h. Altresì presenti in esposizione al Salone di Parigi 2018 (qui un approfondimento su tutte le novità) le varianti Sport, Sprint, Sprint 220 e Cup 250 di Lotus Elise, le declinazioni Sport 350 e Sport 380, Sport 350 Roadster e Sport 380 Roadster di Lotus Exige e le versioni 400, GT410 Sport e GT430 Sport di Lotus Evora.