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F1: Alonso trionfa nel GP di Germania

Di Leopoldo Canetoli
Pubblicato il 23 lug 2012
F1: Alonso trionfa nel GP di Germania
Uno strepitoso Fernando Alonso domina il Gran Premio tedesco dal primo all'ultimo metro.

Uno strepitoso Fernando Alonso domina il Gran Premio tedesco dal primo all’ultimo metro.

“Chiamatelo rain man” aveva titolato, al termine delle prove, un collega presente alla prestazione di Fernando Alonso, che per la seconda volta consecutiva aveva realizzato questo miracolo della pole position sotto la pioggia battente. Finalmente anche alla Ferrari si sono resi conto di quanto sia importante partire davanti, e sono stati capaci di “osare” di fermare, a quattro minuti dalla fine dell’ultima sessione di prove il pilota spagnolo per montargli un ultimo treno di gomme da bagnato che presentavano un miglior battistrada, con disegni ancora più marcati… Un’inezia, ma è stata quella che ha servito.

Da questa posizione un pilota spagnolo, su una macchina italiana, ha sbaragliato il lotto dei tedeschi in terra di Germania! Trentesima vittoria in carriera, terzo successo stagionale al termine della decima prova di questo mondiale, iniziato così male per la Ferrari che ora, dopo un recupero incredibile, sembra essere la vettura da battere. Ma soprattutto Alonso, con 154 punti in classifica, sembra aver preso il volo davanti a queste Red Bull da tempo imbattibili, davanti a un Vettel sempre più nervoso, che soffre la perfezione di guida dello spagnolo, ma anche del compagno Webber e dell’inglese Button.

Una gara, questo GP di Germania, condotta al comando dall’inizio alla fine. Una partenza imperiosa di Alonso che alla prima curva aveva già due macchine di vantaggio, che ha avuto la freddezza di controllare il ritorno degli avversari, anche di quella McLaren di Button che è sembrata la più veloce, o almeno quella che sapeva sfruttare al meglio i pneumatici.

Una prova, quella di Alonso, da dieci e lode, per tattica di guida, per strategia nei confronti degli avversari. Fernando ha saputo scegliere il momento giusto per il primo cambio gomme, al muretto, soppesate le prestazioni delle gomme medie montate sulla macchina dello sfortunato Massa che le ha dovute cambiare assieme al musetto dopo un solo giro di gara, tattica che peraltro è stata seguita anche da Vettel che seguiva lo spagnolo come un’ombra.

Poi da metà gara è spuntato Button. Pit stop strepitoso (due secondi e quattro decimi…) grazie al quale si è inserito tra i due litiganti, mentre un Hamilton doppiato(si era fermato all’inizio per una foratura) scombussolava la situazione arrivando fino a sdoppiarsi da Vettel che se l’era visto piombare alle spalle.

Falso allarme, perché dopo pochi giri Hamilton veniva costretto al ritiro per un problema al differenziale. Ma il pericolo McLaren, rappresentato da Button sussisteva ancora. Solo a pochi giri dalla fine Vettel, innervosito da questo finale di gara, riusciva a superarlo all’esterno del tornantino, mettendo tutte quattro le ruote al di fuori della sede stradale.

Trionfo meritato per Alonso, e per questa Ferrari rivitalizzata, che sembra funzionare bene non solo nel diluvio ma anche sull’asciutto. Vettel col broncio sul podio: non riesce ancora a vincere il GP casalingo, e Button ancora più seccato per quel sorpasso al limite del regolamento.

Bene anche le Sauber velocissime questa volta meglio delle Mercedes, nonostante l’impegno del vecchio Schumi. E ora, prima della pausa estiva, ancora un GP, in Ungheria, che vede almeno sulla carta favorite le Red Bull per la loro capacità di carico aerodinamico. Ma questa Ferrari, con questo Alonso, che per il suo compleanno vorrebbe regalarsi un altro successo, ora preoccupa veramente tutti quanti.

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