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F1, Arabia Saudita 2023: vince Perez, dominio Red Bull

Di Tommaso Giacomelli
Pubblicato il 19 mar 2023
F1, Arabia Saudita 2023: vince Perez, dominio Red Bull
Il GP di F1 Arabia Saudita è un assolo della Red Bull con Perez che coglie la vittoria e Verstappen il podio. Terzo Alonso, male Ferrari.

La F1 2023 sembra avere un solo padrone, la Red Bull. Prova di clamorosa forza quella del team austriaco, che fa una doppietta eccezionale, con Perez che si prende il gradino più alto del podio, ma comunque Verstappen si prende la ribalta assoluta. Partendo dalle retrovie, l’olandese riesce ad arrivare secondo sotto alla bandiera a scacchi, spaventando più volte il suo compagno di squadra. Sul podio Alonso, bravo al via e poi abile a scattare da tutta la concorrenza degli uomini. In top ten ci finiscono anche Russell, Hamilton, Sainz, Leclerc, Ocon, Gasly e Magnussen. Notte fonda per la Ferrari, assolutamente non competitiva per la vittoria. Post bandiera a scacchi, la FIA cancella il podio di Alonso per una penalità, a vantaggio di George Russell.

Alonso bravo al via, poi penalizzato

Straordinario scatto al via di Fernando Alonso, che riesce a freddare Perez, partito dalla pole position, conquistando la prima posizione. Peccato, però, che l’iberico dell’Aston Martin fosse posizionato in modo scorretto. Inevitabile la penalità di cinque secondi. Bella anche la partenza di Russell, abile a sfilare in terza posizione, mentre deludente Sainz che si fa superare anche da Stroll, cadendo in quinta pizza. Nelle retrovie meglio Leclerc nella sua rimonta, rispetto a Verstappen. Al quarto giro, Perez prendendosi tutta la scia possibile, si attacca ad Alonso e lo supera, riprendendo la leadership della corsa. Il monegasco della Ferrari accende la gara, freddando prima Gasly e mettendo nel mirino Hamilton. Anche l’inglese viene sopravanzato con rabbia. Anche Verstappen mette in fila una lunga serie di sorpassi, mettendo anche lui Hamilton dietro alle spalle. Dopo 14 giri, Leclerc si mette alle spalle di Carlos Sainz, partito nove posizioni più avanti.

La Safety Car scombina le carte

Al giro 16 di 50, Carlos Sainz rientra ai box, prima di Leclerc, che era partito con mescola soft. Al giro successivo, anche il compagno di box, compie il suo cambio gomme, montando la hard. Bella mossa della Ferrari. Verstappen, invece, resta in pista. Poco dopo, colpo di scena, Lance Stroll si ritira. A sorpresa entra in pista la safety car, che ricompatta il gruppo comandato da Perez. Dopo tre giri dietro alla safety, la corsa riprende a pieno ritmo con un bello strappo di Perez che allunga su Alonso, Russell, Verstappen, Sainz, Hamilton e Leclerc. A rompere gli indugi è Hamilton, che attacca Sainz prendendo la quinta posizione. Al 23esimo giro, Verstappen arriva in zona podio con un sorpasso col coltello tra i denti ai danni di Russell. Dopo due tornate si compie il capolavoro del campione in carica, con l’olandese che scavalca persino Alonso. Clamoroso uno-due della Red Bull.

Dominio Red Bull in F1 Arabia Saudita

La seconda metà di gara è un assolo del team austriaco, con Perez e Verstappen staccati dal resto delle auto. Alonso resiste sul podio, mentre la coppia Russell-Hamilton, precede quella rossa formata da Sainz e Leclerc. Ad accendere l’ultima parte di gara è proprio Max Verstappen, che veste il ruolo del cannibale per attaccare il compagno di squadra e prendersi la vetta della corsa, salvo farsi stoppare dal muretto. Nelle retrovie grandi battaglie, ma sono evidenti i problemi di grandi team del passato come McLaren e Williams. Alla bandiera a scacchia trionfa Perez, davanti a Verstappen e Alonso. Per lo spagnolo si tratta del centesimo podio della carriera. Ferrari staccata e battuta anche dalla Mercedes. Il campionato sembra avere un unico padrone.

Post bandiera a scacchi

La FIA ha cambiato l’ordine di arrivo del Gran Premio di Jeddah post bandiera a scacchi. A essere penalizzato è stato nuovamente Alonso, che perde il suo centesimo podio della carriera. Il vantaggio va a Russell. Il 41enne spagnolo paga un  errore commesso dai suoi meccanici al momento del pit-stop in regime di Safety Car. Lo spagnolo in quel frangente ha dovuto scontare una penalità di cinque secondi inflitta dai commissari a causa del suo errato posizionamento nella griglia di partenza al via della gara. Pochi decimi prima che scadessero i cinque secondi però il meccanico ha iniziato ad inserire il crick sotto la sua monoposto per alzarla e permettere così un veloce cambio-gomme. Questa azione ha comportato da regolamento un’ulteriore penalità di dieci secondi per Fernando Alonso che va a sommarsi al suo tempo finale.

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