F1, Barhein: doppietta Mercedes, male le Ferrari
Nel Gran Premio del Bahrein le “frecce d’argento” si confermano la scuderia più temibile di questo inizio campionato.
“Non mi piace una Ferrari così lenta…i nostri tecnici a Maranello dovranno trovare una soluzione”. Così il presidente Montezemolo a pochi giri dalla fine del GP di Barhein mentre se ne andava verso l’aereo di ritorno assieme a Piero Ferrari. Certo questa Ferrari, nonostante la presenza del massimo staff del Cavallino, invece di migliorare sembra muoversi all’indietro come i gamberi. Ci ha provato il presidente Montezemolo a riportare su miti consigli l’ex amico Jean Todt, presidente della FIA, che gli ha risposto che delle nuove regole si lamentano solo quelli che non sono competitivi..
Così per la disputa del 900° Gran Premio di F.1 abbiamo dovuto assistere all’ennesimo arrivo quasi in parata delle due Mercedes. Tre gare quest’anno nelle quali il siluro d’argento tedesco porta a casa pole position, vittoria e giro veloce. Per fortuna questa volta i due galli nel pollaio se ne sono date di santa ragione, alla faccia di quanto chiedeva loro il responsabile del muretto. Ruota a ruota a metà gara, e ancora di più negli ultimi giri, quando Rosberg, con gomme più morbide, si pensava ce l’avrebbe fatta a superare Hamilton.
Ci sarà stato un ennesimo richiamo via radio? Difficile saperlo, ma bisogna sottolineare che c’è stata correttezza tra i due. E tra un Hamilton al settimo cielo, e un Rosberg secondo (ma ancora leader del mondiale con 61 punti a 50), è salito sul podio, a ritirare la coppa per i responsabili tecnici della squadra, quell’Aldo Costa che proprio la Ferrari aveva messo alla porta un paio di anni fa…
Ma veniamo alla gara, anche questa disputata al tramonto e con le luci già accese. Hamilton pur dalla parte della pista più sporca brucia nello scatto il compagno Rosberg, mentre con una partenza tra le più felici della sua vita il brasiliano Massa si inserisce al terzo posto. Primi giri un po’ caotici, ma subito con sette macchine motorizzate Mercedes in fila, seguite dalle due Ferrari che entreranno a cambiare gomme rispettivamente dopo 13 e 14 giri.
Mentre Bianchi litiga con Sutil rimettendoci la ruota posteriore sinistra si nota sempre di più il sopraggiungere di Ricciardo, che in coda al suo caposquadra Vettel chiede umilmente ai box cosa deve fare…visto che è più veloce del compagno campione del mondo che ha scelto di partire con pneumatici più duri.
Al comando della gara lotta durissima tra i due della Mercedes per aggiudicarsi il diritto di entrare per primo ai box per il cambio gomme. La spunta Hamilton, mentre al compagno Rosberg viene chiesto, via radio, di fare ancora due giri a tutta per poi rientrare e montare le gomme più dure.
Ma intanto Hamilton si allontana e anche questa strategia si rivela poco accurata, con Rosberg costretto a entrare velocemente ai box a sua volta. Dietro risalgono molto bene le due Force India, con Perez leggermente più veloce di Hulkenberg.
Al 41° giro brivido per Gutierrez che centrato in piena fiancata da Maldonado compie un looping incredibile riatterrando sulle quattro ruote con la macchina fracassata. Attimi di paura col pilota immobile nell’abitacolo, che per fortuna, pian piano, riesce ad uscire con le sue forze. Per questo Maldonado verrà punito con un drive throug e stop di 10″ (e verrà retrocesso di 5 posizioni nella prossima gara). Esce la Safety Car e alla Mercedes sono rapidissimi a cambiare gomme.
Il finale è veramente da cardiopalma, con i due battistrada che si superano a vicenda per due, tre volte. Ma questa volta sul gradino più alto salira Hamilton davanti a Rosberg e Perez. Solo nona la Ferrari di Alonso e decima quella di Raikkonen. Pare che per i prossimi test arrivino particolari nuovi per le Ferrari. Speriamo bene.
Se vuoi aggiornamenti su Formula 1 inserisci la tua email nel box qui sotto: