F1, Ferrari SF90, Schumacher: il giovane Mick sfiora il miglior tempo a Sakhir
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Dici “Schumacher su Ferrari” e, immediatamente, i riflettori degli appassionati di tutto il mondo vengono puntati sul binomio rimasto nel cuore a migliaia di tifosi. Difficile, in questo senso, non farsi prendere la mano da fin troppo facili parallelismi; allo stesso modo, non è semplice, per chi è da ascendenze familiari erede diretto del sette volte campione del mondo, inanellare i primi giri “ufficiali” di ruota al volante di una delle rosse monoposto di Maranello, affrontare la sessione in circuito con la necessaria calma che si richiede a chi si cala nell’abitacolo di una vettura della massima Formula. Non c’è niente da dimostrare, all’opinione pubblica, se non il fatto di “rompere il ghiaccio”. I riscontri cronometrici sono, quindi, puramente funzionali ad evidenziare le potenzialità del pilota. Se poi un domani i risultati concreti arriveranno, tanto meglio.
E però, fa scalpore il “tempone” messo a segno, nelle scorse ore, da Mick Schumacher, 20enne figlio del “Kaiser” sette volte campione del mondo F1 (cinque delle quali su Ferrari in quella che è rimasta negli annali come l’epoca delle Ferrari-schiacciasassi): il secondo miglior tempo nella sessione di prove che si è tenuta sul tracciato di Sakhir, ottenuto alla guida della Ferrari SF90 in virtù del suo recente approdo alla Ferrari Driver Academy, come dire la “scuola” che si incarica di formare i futuri piloti di F1.
Il “piccolo” Schumacher, attualmente impegnato in F2 per i colori Prema Powerteam, ha messo a segno il secondo tempo finale sul circuito del GP del Bahrain, al culmine di una giornata in costante escalation. Il suo “crono” migliore, 1’29”976, per breve tempo il più basso dell’intera giornata di prove, è stato superato in extremis dal solo Max Verstappen, che con un giro di 1’29”379 ha posto la propria “zampata” sulle performance in pista, mettendo tutti d’accordo: Mick Schumacher compreso. Il portacolori Prema Powerteam di F2 può a buon diritto uscire a testa alta dalla prima giornata-test a Sakhir: giunto ai box poco prima delle 9 di ieri mattina, ha ufficialmente “debuttato” al volante della Ferrari SF90 con un primo “installation lap”, utile a prendere le misure della pita e del settaggio della monoposto, in vista della successiva serie di tornate. Allo scoccare della pausa per il pranzo, i giri inanellati da Mick Schumacher erano 30. Nella prima frazione di prove, il giro più veloce fatto registrare dal 20enne tedesco era di 1’32”552. La seconda parte della giornata-test a Sakhir si è aperta sotto la pioggia, che si è peraltro fatta sentire anche durante il pomeriggio. A qualche minuto dalla fine delle sessioni, è arrivato il tempo da record, presto tuttavia superato dall’alfiere Red Bull.
Il secondo posto ottenuto da Mick Schumacher resta, in ogni caso: il riscontro dei cronometri gli ha regalato una giornata memorabile. E le prime sensazioni manifestate dal giovane tedesco sembrano confermarlo: “Mi sono divertito tantissimo: tanto nei box dove da subito ho avvertito di sentirmi pienamente a mio agio visto che intorno a me ci sono persone che mi conoscono da quando ero molto più giovane, tanto in pista. La Ferrari SF90 è nello stesso tempo ‘incredibile’ per potenza e ‘semplice’ per guidabilità e maneggevolezza”. “Grazie alla Ferrari per la grande opportunità che mi ha offerto: adesso non vedo l’ora di salire sull’altra monoposto!”, ha dichiarato Mick Schumacher, riferendosi alla Alfa Romeo che lo attendeva per la seconda giornata di prove, in programma in queste ore.
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