F1 GP di Francia, Toto Wolf : «Valtteri ha dormito un po'»
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Il circuito francese Le Castellet era il più propenso a tirar fuori il potenziale della W10, condizione espressa in una maniera straordinaria da Lewis Hamilton. La doppietta è stata firmata comunque dalle stelle d’argento che hanno centrato il proprio obbiettivo, mettendo in evidenza le qualità della monoposto; di fatti le prestazioni fornite sia nelle qualifiche che in gara sono state eccellenti, l’unico punto sfuggito è stato quello del giro veloce assegnato a Vettel che ha comunque di poco migliorato il giro di Lewis avendo dalla sua parte una gomma nuova e mescola morbida.
“Valtteri ha faticato un po’ nel secondo stint e ha perso del tempo sotto VSC”, ha detto Toto Wolff, che in una seconda intervista ha fatto trapelare anche un po’ di preoccupazione: espresso anche la propria preoccupazione per le prestazioni di Bottas:“spero di no, che non cali. Ha perso 4” in una fase di VSC molto corta, ha dormito un po’… abbiamo vissuto 2 giri più entusiasmanti”. Queste dichiarazioni, di fatto, ci forniscono delle chiavi di lettura interessanti dove si percepisce da quale parte stia il team e a chi fornisce maggior supporto psicologico. La puntualizzazione sull’errore commesso dal pilota, che comunque ha portato un ottimo risultato a casa, ci fa pensare che in Mercedes si preannunciano situazioni poco facili da gestire e che avranno come conseguenza altre battaglie intestine in pista e fuori pista.
Hamilton senza avversari?
Hamilton non le manda a dire di certo ai propri colleghi e avversari dichiarando esplicitamente che tutti dovranno fare i conti con la sua forza. Il dominio fino ad ora espresso dall’inglese vede una striscia positiva e una forma mentale e fisica quasi “disumana”; in Spagna e in Francia l’inglese è stato in grado di portare al limite la W10:“come a Barcellona, questa era la pista migliore per noi quest’anno. Abbiamo sperato che tutte queste curve, insieme al nostro carico, potessero essere favorevoli alla nostra macchina. Su questo circuito, le caratteristiche di curve lente, medie e veloci, rappresentano un mix che si sposa molto bene con la nostra macchina. Il concetto aerodinamico della W10 va forte, manca un po’ di potenza ma la sviluppiamo sulle curve”. Adesso si va in Austria, si preannuncia un altro weekend carico di adrenalina e di emozioni, anche se lo scorso anno il weekend austriaco è stato sfortunato per le Mercedes, costrette al ritiro per problemi di affidabilità:“l’Austria è una pista totalmente diversa, c’è la salita, le previsioni dicono di una temperatura di 32° e Spielberg può essere una pista sulla quale la Ferrari sarà molto forte sui rettilinei. Ci saranno caratteristiche totalmente diverse e spero in una battaglia con Ferrari”, ha aggiunto Wolff. Le speranze espresse da Leclerc per questo prossimo impegno sono ottimistiche, il monegasco infatti spera in un risultato positivo dato che il circuito di Spielberg si presta ad uno dei pochi aspetti dove la Ferrari può infastidire la Mercedes. “E’ un circuito sul quale conta la potenza e per quanto ci riguarda siamo arrivati un po’ al limite sul raffreddamento, ci aspettiamo sia una lotta molto più dura” ha dichiarato lo stesso Leclerc.
Piloti come gladiatori
Nel frattempo la sentenza data in via definitiva alla Ferrari (che ha confermato la penalità di cinque secondi inflitta a Sebastian Vettel), dovuta agli episodi verificatisi al Gran Premio del Canada, sembra sia servita a dare una scossa alle decisioni dei commissari. Al GP di Francia sono stati molto più frequenti gli interventi da parte della commissione di gara, che è dovuta intervenire negli episodi che hanno visto come protagonisti Norris, Ricciardo, Raikkonen e Hulkenberg. Infine è proprio Toto Wolf, in vista dei cambiamenti in arrivo per il 2021, ad esprimere la propria considerazione sulla libertà dei piloti di lottare anche in maniera dura: “io sono il tifoso numero 1 affinché ci siano regole più aperte, che permettano lotte dure, voglio vedere gladiatori con queste macchine. È difficile trovare l’equilibrio, abbiamo visto incidenti molto gravi e dobbiamo guardare attentamente i regolamenti, esaminare cosa funziona e cosa no. Quando ci sono dei contatti non del tutto chiari, dovremmo lasciar correre”.
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