F1, GP Montecarlo: Brembo svela i segreti del tracciato
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Questo weekend si svolge l’atteso Gp di Montecarlo, 6° appuntamento del Mondiale di Formula 1 organizzato sul difficile tracciato cittadino del Circuito di Monaco che si svolge ininterrottamente dal 1955, anche se la prima edizione di questo Gp risale addirittura al 1950.
Su questa pista particolarmente tecnica, i piloti non hanno possibilità di errore, considerando la pericolosa vicinanza delle barriere che li obbliga ad una precisione millimetrica per evitare un disastroso impatto con il guard-rail.
Per questo motivo, i freni utilizzati dalle monoposto devono rimanere efficienti fino al termine della competizione: si tratta però di una vera e propria impresa considerando che nel corso dell’intera gara ogni vettura compie circa 940 frenate. Quella di Monaco è una delle piste che si distingue per l’alto carico aerodinamico e per l’elevata percentuale di tempo impiegato in frenata, anche se non si tratta di frenate molto intense. Nonostante ciò, l’impianto frenante è oggetto di forti sollecitazioni causate dalle elevate temperature raggiunte dalle pinze e dal fluido freni.
Grazie al lavoro certosino effettuato dai tecnici Brembo sul raffreddamento dei freni, non si verificano più problemi di allungamento della frenata che affliggevano in passato le monoposto, questo di performance sono addirittura aumentate grazie all’aumento dei fori di ventilazione (da 1.200 a 1.400 per disco) applicato proprio quest’anno dal colosso italiano. Secondo la Brembo, che ha classificato le 20 piste del Mondiale con un punt6eggio che va da 1 a 10, il Circuito di Monaco vanta un livello di difficoltà per i freni pari a “7”, ricalcando il risultato ottenuto dalle piste di Barcellona, Sepang e Hungaroring.
Analizzando i dati nel dettaglio, scopriamo che a Monaco i piloti usano i freni per ben 16 secondi al giro, ovvero circa il 23% della durata complessiva del Gp, un vero e proprio valore record per l’intero Campionato della massima Formula. Questo tracciato cittadino non vanta tratti percorsi in modo particolarmente veloci – tranne la parte dell’uscita dal tunnel e del Mirabeau – ed è per questo motivo che i tempi di frenata non superano mai gli 1,9 secondi. Inoltre, sono presenti 4 curve in cui la decelerazione massima non arriva nemmeno a 3 g. Ciò si traduce in una decelerazione media di 3,6 g.
Delle 12 frenate effettuate nel corso del Gp di Monaco, solo una è classifica come impegnativa per i freni, mentre 7 sono di media difficoltà. La staccata più impegnativa è quella dopo il tunnel, posto in cui le monoposto arrivano a 286 km/h e frenano in 1,98 secondi per scendere a 89 km/h. vQuesta operazione viene compiuta in appena 56 metri ed in quell’esatto punto i piloti sono sottoposti ad una decelerazione di 4,7 g e devono esercitare un carico sul pedale del freno di 155 kg.
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