F1, GP Silverstone: vince Rosberg, Alonso terzo
In una gara segnata dai problemi agli pneumatici, il tedesco della Mercedes si aggiudica il secondo Gran premio stagionale.
Ma allora, vogliamo tornare al kevlar? Penso che, almeno per ragioni di sicurezza, saremo, anzi, la Pirelli sarà costretta a farlo. Questa è la sintesi del GP d’Inghilterra, gara mozzafiato che ci ha dato grandi emozioni, non poche paure, e unh finale degno da quei “cavalieri del rischio” che sono i piloti di F.1.
Ma partiamo con ordine. Come al solito siamo ancora a parlare di pneumatici, di gomme. Che sul velocissimo tracciato inglese sono stati protagonisti, in negativo, di una serie di incidenti che hanno condizionato la gara, risoltisi per fortuna senza danni fisici per i piloti. Ma poteva andare molto peggio.
Quello che è successo è ancora negli occhi di tutti. Un Hamilton che si invola, indisturbato, ma dopo pochi giri si ritrova con la gomma posteriore sinistra che esplode e si disintegra! Poco dopo stesso inconveniente all’incolpevole (questa volta) Massa che finisce ancora in testacoda. Ma non è finita qui. Poco dopo stesso incidente al francese Vergne e…ascoltate…in finale anche a Perez!
Alla Pirelli stanno indagando. Ma quando un pilota arranca su tre ruote, con la quarta esplosa, generalmente arriva ai box con resti di carcassa sfilacciata…Ecco, la carcassa. Come è noto queste radiali scaldano molto, sono molto flessibili. La Pirelli era arrivata, cavalcando le tecnologie più moderne, a realizzare carcasse con filamenti di kevlar, materiale leggero e resistentissimo.
Ma a qualcuno questa struttura non andava bene… e così si è tornati alle carcasse con fili in acciaio, e il risultato catastrofico è esploso, in tutti i sensi a Silverstone.
I piloti non sono certo soddisfatti. Ora hanno paura a cavalcare certi cordoli, perché a un primo esame sembra siano questi che producono le “ferite” mortali ai pneumatici. Sembra che con le strutture in Kevlar tutto ciò sia più difficile. Ma allora, cosa aspettiamo?
La gara, al di là delle due safety car è stata comunque, specie negli ultimi giri, affascinante. Basti pensare che Alonso, quando è rientrata l’ultima safety car era ottavo…ma col coltello tra i denti è riuscito a guadagnarsi il podio. Lo stesso dicasi per Webber, che ha superato tutti quelli che si trovava di fronte tranne Rosberg che ha avuto il merito di resistere aggiudicandosi così il secondo GP stagionale.
Di sorpassi se ne sono visti molti, e anche molto belli. Ed è stato chiaro che le Mercedes (grazie anche alle prove vietate di Spagna?) hanno acquisito una competitività anche in gara, non solo in qualifica. Rosberg ha vinto con tutti i meriti. Ma forse se lo meritavano anche Hamilton e Vettel, fermato al 41° giro dopo aver triturato gli ingranaggi del cambio.
La Ferrari, assolutamente negativa in qualifica, ha ottenuto un buon risultato col terzo posto di Alonso e il sesto di Massa. Così il campionato si è riaperto con Vettel fermo a 132 punti ma con Alonso che insegue a 111, Raikkonen 98 e Hamilton 89.
Prossima gara domenica prossima in Germania dove ritroveremo temperature più rigide e forse pioggia. Prima di passare al gran caldo dell’Ungheria a fine mese. Tempo per grandi modifiche non ci sarà. E speriamo che si risolva il problema dei pneumatici che è pericoloso per i piloti e poco rassicurante per la F.1 in genere.
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