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F1 Gran Premio di Cina: terza doppietta Mercedes

Di Francesco Parente
Pubblicato il 14 apr 2019
F1 Gran Premio di Cina: terza doppietta Mercedes
La Ferrari, purtroppo, può lottare soltanto per il gradino più basso del podio. Peccato aver perso la quarta posizione a favore della Red Bull di Verstappen. Leclerc inizia a lamentarsi degli ordini di scuderia.

E’la sedicesima edizione del Gran Premio di Cina, ma soprattutto è la gara numero 1000 della Formula1, sempre più fenomeno globale. Nell’era Mercedes, questa particolare gara verrà ricordata per l’ennesima doppietta delle frecce d’argento. Impeccabile Hamilton, bravo Bottas, Ferrari imprigionata in una doppia strategia e in una crisi d’identità alla costante ricerca delle prestazioni. Di seguito la cronaca della gara.

Le monoposto si stanno schierando, curioso un testacoda di Verstappen e Kubica che con gomma fredda nel giro di schieramento si sono girati; la tensione si taglia con un coltello, i piloti sono pronti, si parte, VIA! Mai nessuna partenza è stata così regolare con i big davanti che mantengono il comando invertendosi le posizioni: Hamilton sopravanza Bottas, Leclerc Vettel, poi dietro inseguono Verstappen, Gasly, Ricciardo, Perez, Hulkenberg e Grosjean. Piccolo incidente tra Kvyat e Norris, ma la dinamica è ancora tutta da capire. Subito Virtual Safety Car in pista.

Alla ripartenza vanno forte le due Mercedes, con Hamilton e Bottas che scambiano tra loro i giri veloci, ma l’inglese da un radio box risulta un po’ agitato (come al suo solito): “come stanno le mie gomme? E i miei freni? Datemi informazioni”. Vettel risulta più veloce di Leclerc, tallona il monegasco, apre ovunque il DRS, chissà se il tedesco chiederà il consenso ai box per un sorpasso senza rischio. Alla ribalta le due Toro Rosso, con Kvyat che è in lotta con Stroll e Albon passare Giovinazzi. La sensazione è che adesso Vettel dovrebbe passare in qualsiasi modo Leclerc perché sta perdendo tempo dietro al compagno e con sé l’opportunità di riagganciare almeno Bottas, che è distante di poco più di 3 secondi da Hamilton, primo. Intanto la classifica al giro numero 10 è la seguente: Hamilton, Bottas, Leclerc, Vettel, Verstappen, Gasly, Ricciardo, Perez, Hulkenberg, Raikkonen, Stroll, Albon, Russel, Kubica, Kvyat, Grosjean, Magnussen, Giovinazzi, Sainz, Norris.

Giro 11: dopo un ordine di scuderia Vettel passa Leclerc. Dopo 5 giri la situazione in Ferrari però non sembra cambiato, Vettel non riesce a prendere il largo da Leclerc e quindi non riesce ad andare a prendere Bottas, pur girando sugli stessi tempi del finlandese. Sarcasmo di Leclerc via radio: “allora che facciamo? Siamo sempre qua!?!” Leclerc è sempre più insistente, anche perché Verstappen gli è sempre più vicino, al box devono pensare alle strategie e avvisano Vettel: “devi spinger di più, spingi di più!” Al giro 17 arriva il ritiro di Hulkenberg, che succede a quello avvenuto in Bahrain, è deludente l’inizio di stagione della Renault. Verstappen si ferma ai box e rientra davanti a Raikkonen in ottava posizione con gomma bianca e traffico davanti. Sfortunata la gara di Norris che ha un problema con l’estremità dell’ala anteriore destra che tocca l’asfalto. Giro 19: Vettel si ferma e monta gomma bianca, trovandosi in pista dietro Gasly in 5°posizione e si trova coinvolto subito in un’incredibile lotta tra Vettel attaccato da Vesrtappen, un attacco e una difesa di forza, con il tedesco che tiene la posizione, che spettacolo! Giro 22, Bottas entra come un fulmine nei box: cambio rapido, in 2.3 secondi, ora lì davanti devono fermarsi solo Hamilton e Leclerc. Dopo il pit stop Hamilton si preoccupa perché vede Bottas molto vicino: “perché Valteri è così vicino? Perché lo avete fermato prima di me?” pronta la risposta del suo ingegnere “per lasciarti poi una gomma più fresca in gara”, ma la realtà è che alla Mercedes hanno difeso Bottas da possibili attacchi delle due Ferrari.

Giro 30, questa la classifica: Hamilton, Bottas, Vettel, Verstappen, Leclerc, Gasly, Ricciardo, Perez, Raikkonen, Grosjean, Albon, Magnussen, Stroll, Giovinazzi, Sainz, Kvyat, Russel, Norris, Kubica. Curiosa conversazione radio tra Leclerc e il box: “cosa mi dite delle gomme, che ne pensate? Cosa facciamo?” – risponde il muretto “stiamo valutando…ok piano B, piano B”.  Sicuramente il monegasco vuole ricucire il distacco con Vettel per farsi restituire la posizione, mentre le due Mercedes alternano un giro veloce a un giro più lento. Giro 35: è chiara probabilmente la strategia in Ferrari. Vettel rientra ai box, cambio rapido in 2.2 secondi, a questo punto probabilmente Leclerc andrà fino in fondo, mentre la Mercedes fa un pit stop doppio: dentro Hamilton e dentro Bottas, gomma gialla per tutte e due, che però sono divisi da Leclerc e quando rientrano Vettel non è lontano…si riapre la gara! Bottas arriva subito dietro Leclerc, il monegasco si difende ma sarà dura mantenere la posizione e infatti il finlandese prima lo passa, poi in trazione lo blocca prevedendo un possibile incrocio del ferrarista. Adesso Vettel si avvicina a Leclerc, che però dovrebbe pensare a gestire la sua gara su Verstappen e non sul compagno, che infatti lo passa agevolmente, costringendo la Ferrari a farlo rientrare per montargli la gomma gialla, chiedendo a Leclerc di fare gli ultimi 13 giri con un “format da gara”.

Questa la classifica a 10 giri dalla fine: Hamilton, Bottas, Vettel, Verstappen, Leclerc, Gasly, Ricciardo, Perez, Raikkonen, Albon, Grosjean, Magnussen, Stroll, Giovinazzi, Sainz, Russel, Norris, Kubica. Leclerc non riesce a recuperare la posizione su Verstappen, mentre Norris a 3 giri dalla fine abbandona la gara in una domenica molto sfortunata. E’ancora doppietta per Mercedes, vince Hamilton, con Bottas secondo a 6 secondi. Terzo Vettel, poi Verstappen, Leclerc, Gasly, che si prende anche il punto per il giro più veloce, Ricciardo, Perez, Raikkonen, Albon, Grosjean, Magnussen, Stroll, Sainz, Giovinazzi, Russel e Kubica. Out Norris, Kvyat e Kubica.

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