F1 Gran Premio di Francia: Vettel regala la gara a Hamilton
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53 giri separano il verdetto francese della lotta tra Hamilton e Vettel, con una Mercedes che a Le Castellet è arrivata in forza, rinvigorita, veloce più che mai, mentre la Ferrari ha preparato una difesa robusta, solida, ma condotta a buon fine da un solo generale, il tedesco rosso, perché Kimi, conosciuto come il finlandese volante, sta tradendo le fila di Maranello con prestazioni incolori.
Pronti, VIA! Disastro in partenza! Vola via Hamilton, lo segue Verstappen, poi Sainz, ma Safety Car in pista, Bottas era 18°, Vettel doveva rientrare ai box per sostituire tutta l’ala anteriore. Rientrava il tedesco e usciva con un muso nuovo e gomma gialla per andare il più lungo possibile, ma nelle immagini dall’alto e dal camera car si intuiva la colpa di Vettel che andava lungo in frenata e urtava Bottas. Anche il finlandese ripartiva dai box con la gomma Soft, trovandosi proprio dietro a Vettel: 17° e 18° la posizione dei due. Questa la classifica al momento della ripartenza: Hamilton, Verstappen, Sainz, Ricciardo, Magnussen, Leclerc, Raikkonen, Grosjean, Perez, Hulkenberg, Perez, Vandoorne, Hartley, Stroll, Sirotkin, Alonso, Vettel, Bottas.
Via la Safety Car, Hamilton dettava l’andatura, scatenato Raikkonen che passava prima Leclerc, poi metteva nel mirino Magnussen, mentre Leclerc superava di forza Grosjean. Vettel iniziava la rimonta e si trovava davanti Ericsson e Vandoorne dopo aver passato a sorpresa Alonso. Le due Red Bull si trovavano in seconda e terza posizione con Verstappen e Ricciardo, Raikkonen seguiva l’italo australiano da vicino, mentre al giro 11 Vettel era risalito in 10° posizione.
Nella rimonta Bottas faticava un po’ più di Vettel e al giro 16 si trovava in 11°posizione, suggestiva la situazione di Vettel che invece studiava il sorpasso su Leclerc e lo passava prima della Curva 8. Kimi metteva insieme un po’ di giri veloci, rispondeva Hamilton, mentre i due Red Bull giravano su ritmi da fotocopia. Intanto davanti tutti studiavano le prestazioni di Vettel, penalizzato dalla direzione di gara di 5 secondi per aver urtato Bottas al primo giro; il dubbio per tutti era la pioggia.
Al giro 26 iniziavano i pit stop: Verstappen montava la gomma gialla ed usciva in pista davanti a Vettel, poi Sirotkin, Sainz, ma chi stava davanti continuava a tirare senza aver la minima intenzione di fermarsi. Problemi al pit stop per Perez, gara da dimenticare per la Force India, con Ocon fuori e problemi al motore per il messicano. Questa la classifica al giro 30: Hamilton, Raikkonen, Verstappen, Vettel, Ricciardo, Hulkenberg, Bottas, Leclerc, Grosjean, Vandoorne, Sainz, Hartley, Magnussen, Ericsson, Alonso, Stroll, Sirotkin.
Giro 33: si fermava il leader della corsa e usciva in pista con la gomma Soft, mentre Raikkonen andava in testa al Gran Premio di Francia, senza essersi ancora fermato. Ricciardo prendeva Vettel, la sua gomma soft aveva solo 6 giri contro quella già “provata” della Rossa del tedesco, che in curva andava largo lasciando spazio al pilota della Red Bull. Si fermava anche Kimi , ma per lui venivano montate gomme supersoft, mentre il compagno di squadra sembrava veramente in crisi. Inspiegabile l’atteggiamento ai box della Ferrari: cosa stavano aspettando per dare a Vettel delle supersoft? Il tedesco continuava a perdere un secondo al giro su Bottas, che si fermava (montando le rosse) ma ritardando l’uscita per un problema al pit stop. La risposta arrivava al giro 41: Vettel montava addirittura le ultrasoft.
Al giro 46 Kimi aveva nel mirino Ricciardo, invece Vettel non riusciva ad essere veloce come il compagno con le gomme ultrsoft. Kimi iniziava la lotta con Ricciardo che si muoveva per non farsi prendere la scia ma Raikkonen ci provava una, due, tre volte fino a passarlo all’esterno con una staccata pazzesca. Intanto sia Sainz che Ricciardo avevano forse lo stesso problema al motore e confermavano ai box un calo di potenza (probabilmente lo stesso guasto che Ricciardo ebbe e gestì a Montecarlo). Nel finale esplodeva la gomma anteriore sinistra a Stroll, che aveva tanti giri e una spiattellata enorme sul groppone: fortunato il canadese per la lunga via di fuga, l’esplosione lo aveva esposto ad un rischio pericoloso. Così la direzione di gara dava prima regime di Virtual Safety Car, poi di bandiera gialla: finiva con Hamilton vincitore, seguito da Verstappen, Raikkonen, Ricciardo, Vettel, Magnussen, Bottas, Sainz, Hulkenberg, Lelcerc, Grosjean, Vandoorne, Ericsson, Hartley, Sirotkin.
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