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F1, in Ungheria vince la pioggia (e lo spettacolo)

Di Leopoldo Canetoli
Pubblicato il 1 ago 2011
F1, in Ungheria vince la pioggia (e lo spettacolo)
Un Gran Premio ricco di colpi di scena dovuti alle mutevoli condizioni atmosferiche. Alla fine si impone un Button dalla guida pulitissima.

Un Gran Premio ricco di colpi di scena dovuti alle mutevoli condizioni atmosferiche. Alla fine si impone un Button dalla guida pulitissima.

Aveva ragione Bernie Ecclestone quando provocatoriamente richiedeva un temporale per ogni gara, per movimentare le cose… Così è andata anche all’Hungaroring dove una gran acqua non è scesa dal cielo, ma solo quello che bastava per partire con pista umida e per tutto l’andamento della gara non sapere come comportarsi con i pneumatici. Che ancora una volta hanno reagito a modo loro, con le Pirelli super soft stranamente meno efficienti delle soft…

Così, in una situazione estremamente complicata, è emerso alla fine il pilota più sensibile, quello che ha sbagliato meno strategie, quello che sa risparmiare più di tutti gli altri i pneumatici. Jenson Button ha così potuto festeggiare al meglio il suo 200° Grand Prix sulla stessa pista sulla quale, in condizioni analoghe, aveva vinto il suo primo GP nel 2006 con la Honda. E sempre “grazie” a condizioni atmosferiche avverse aveva trionfato quest’anno in Canada.

Strano ragazzo questo Button, pilota dalla guida pulita, sempre seguito dai box dal padre e dalla fidanzata. Pilota che commette pochi errori, e sa sfruttare, e meglio consumare i pneumatici rispetto agli altri.

Anche rispetto al suo compagno di squadra, quell’Hamilton dalla guida più irruenta, con il quale ha ingaggiato un bellissimo duello senza la minima scorrettezza. Proprio col pilota che aveva movimentato le prime fasi della gara, ed è stato penalizzato forse troppo duramente dai commissari sportivi che gli hanno inflitto un drive-through quando, dopo un testacoda, ha rimesso la sua McLaren in pista con un guizzo costringendo il sopravveniente Di Resta a un passaggio sull’erba.

Poi Hamilton ha fatto l’errore tattico più grande montando gomme troppo morbide mentre Button ha montato le slick e con queste ha continuato anche sul bagnato. Errore, quello di montare le supersoft, fatto anche da Webber e da Alonso, che in più è incappato anche in una serie di testacoda.

Questa volta battibili le Red Bull, con Vettel superato con facilità da Hamilton nelle prime fasi della gara. Il campione del mondo poi si è rifatto al terzo pit stop montando gomme soft con le quali è riuscito a concludere al secondo posto, cogliendo ulteriori punti preziosi.

Mai competitive le Ferrari, con Massa che ha fatto anche un testacoda e solo verso la fine della gara si è un po’ ripreso realizzando anche il giro più veloce. Ma sotto il traguardo ha ancora una volta accusato quasi un minuto di distacco dal compagno di colori Alonso, ancora una volta sul podio al terzo posto.

Buona la prestazione di Paul Di Resta, settimo con la Force India, e buono anche il risultato delle due Toro Rosso entrambi a punti. Tra i ritirati ancora Trulli e Schumacher che ha accusato noie al cambio.

Nel mondiale piloti Vettel è sempre più lontano con 234 punti davanti a un quartetto con punteggi molto vicini composto da Webber 149, Hamilton 146 , Alonso 145 e Button 134. Nel campionato costruttori ancora la Red Bull con 383 punti davanti alla McLaren che ne ha 280.

Prossima gara a fine agosto sul velocissimo tracciato di Spa dove l’aerodinamica conta moltissimo  e quindi le Red Bull dovrebbero trovarsi a loro agio. Ma anche le McLaren che hanno un passo molto lungo. E per fortuna, per Bernie e per noi spettatori, in Belgio la pioggia è di prammatica. In questo caso ne vedremo ancora delle belle.

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