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F1: la Mercedes si rimette in gioco con la W14

Di Valerio Verdone
Pubblicato il 16 feb 2023
F1: la Mercedes si rimette in gioco con la W14
La Mercedes in F1 tenta di nuovo l’azzardo delle fiancate estreme ma corregge il tiro con altri elementi.

La F1 non è mai una scienza esatta, lo sanno bene gli uomini della Mercedes, che l’anno scorso hanno sbagliato progetto. La W13 non è stata una grande monoposto, ma la W14 gli assomiglia molto, per cui la squadra di Wolff correrà il rischio.

F1: la Mercedes punta sulla W14

La Mercedes di F1 per il 2023, la W14 è un’evoluzione della W13, quindi il team non la rinnega. Lo si capisce dalle pance laterali inesistenti. Quelle che facevano paura nei test 2022 e che hanno decretato il flop della stagione scorsa. Rispetto alla W13 però, il muso è più affusolato per ridurre la resistenza aerodinamica. Inoltre, le fiancate, seppur contenute, si estendono maggiormente verso il retrotreno, e l’abitacolo è stato leggermente arretrato. Torna anche la livrea nera, per risparmiare peso. Infine, sono aumentate le aperture per far respirare il motore che, si vocifera, sia di circa 18 CV più potente.

Due piloti al top

Se la F1 Mercedes 2023 funzionasse a dovere, con un saltellamento ridotto, allora i punti di forza sarebbero i due piloti. Parlare di prima guida in questo caso è riduttivo. Russell ha dimostrato di essere pronto per il mondiale, ed Hamilton merita di riprendersi il mondiale 2021 perso per decisioni discutibili. I due hanno dimostrato di saper collaborare per il bene della squadra, quindi nel 2023 Mercedes sarà una bella gatta da pelare per tutti nei costruttori. Su chi sarà il favorito del team è difficile dirlo, parleranno veramente le prestazioni. Hamilton è ancora capace di vincere, mentre Russell è giovane e affamato di vittorie.

Un altro anno come il 2022 sarebbe inammissibile

Per Mercedes la F1 è una vetrina troppo importante, per cui è realmente difficile che possa ripetere una stagione come la scorsa. Se ha creduto nel progetto di una monoposto estrema è perché pensa realmente di poterla sfruttare. Di ricavarne i vantaggi che solo scelte fuori dal coro possono dare. Se così non dovesse essere, i malumori di Hamilton diventerebbero insostenibili, visto che aveva manifestato la volontà di non voler più guidare quella monoposto. Ma forse pole position e vittorie riporterebbero il sorriso sul volto del 7 volte campione del mondo.

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