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Fa il pieno all'auto e non paga. Denunciata e assolta.

Di Giovanni Mercadante
Pubblicato il 13 mag 2015
Fa il pieno all'auto e non paga. Denunciata e assolta.
Grazie agli effetti della riforma Renzi che depenalizza alcuni reati, una donna è stata assolta per la "tenuità del reato".

Grazie agli effetti della riforma Renzi che depenalizza alcuni reati, una donna è stata assolta per la “tenuità del reato”.

Pensate di fare il pieno alla vostra auto e di andare via senza pagare, spiegando ai gestori dell’area di servizio di non avere dei soldi con voi e promettendo di saldare il debito con una dichiarazione scritta. E’ quello che ha fatto una donna di Pieve Porto Mortone in provincia di Pavia, il problema, però è che la signora non ha mai mantenuto quella promessa scritta così è stata denunciata e processato con l’accusa di insolvenza fraudolenta.

Fin qui normale amministrazione, fino a quando non è arrivata la sentenza del processo: Camelia Serban, 30 anni, è stata assolta per la “tenuità del fatto”. Come spiegato dal Giudice, il fatto era di scarsa rilevanza, sia per quanto riguarda il tipo di reato sia per quanto riguarda la cifra non saldata pari a 121,48 euro.

“Si può concludere per l’assoluzione dell’imputata – si legge nelle motivazioni della sentenza – perché non punibile”. Effetti, collaterali della riforma Renzi (decreto legislativo 28/2015) sulla depenalizzazione di alcuni reati.

 

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