FCA: dalla Germania accuse sui motori diesel
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In una lettera inviata alla Commissione europea si punta il dito sui propulsori a gasolio FCA
La notizia, divulgata dalla testata tedesca WirtschaftsWoche, è da prendere con le dovute precauzioni, ma senza dubbio alimenta sospetti sulle emissioni dei motori diesel del Gruppo FCA. Infatti, questi sono stati presi di mira dall’autorità federale dei trasporti tedesca, che avrebbe evidenziato delle irregolarità.
Spieghiamoci meglio, in base ad una lettera inviata alla Commissione europea da parte del Ministero federale dei trasporti tedesco, Fiat Chrysler utilizzerebbe, il condizionale è d’obbligo, un dispositivo illegale teso a disattivare il trattamento dei gas di scarico nei propulsori alimentati a gasolio.
Insomma, detta così, saremmo alla seconda puntata del dieselgate, che andrebbe a coinvolgere proprio il Gruppo che ha un’influenza determinante nell’economia italiana. Chiaramente, si attendono tutte le repliche del caso, perché le accuse sono a dir poco importanti.
Il tutto sarebbe partito da alcuni test che l’autorità federale dei trasporti tedesca, la KBA, ha effettuato sulle vetture concorrenti a quelle del Gruppo Volkswagen dopo che è scoppiato lo scandalo del dieselgate. In base ai risultati di quest’ultimi ci sarebbero delle irregolarità proprio da parte delle vetture del Gruppo FCA. Al momento in cui scriviamo il Gruppo italiano non ha risposto ufficialmente alle accuse.
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