FCA e Google, un’alleanza... Pacifica
Ora è ufficiale; FCA con Google sarà il primo produttore a proporre un mezzo a guida autonoma concreto.
FCA conta molto sulla nuova generazione, la prima ibrida, del suo monovolume storico, Chrysler Pacifica, che proprio in queste settimane ha iniziato la sua carriera commerciale sul mercato nordamericano.
Oltre a tecnologia avanzata, stile, piattaforma totalmente nuova, la Pacifica nasce come primo [glossario slug=”ibrido”] elettrico di FCA ed è destinata a costituire una costola fondamentale nel piano di sviluppo del brand Chrysler, che al momento soffre di un calo di vendite a due cifre, stretto tra la resistenza della grossa berlina 300 a fine carriera e la tiepida accoglienza riservata alla nuova 200 che viaggia al di sotto degli obiettivi e non realizza margini (la prossima generazione sarà affidata in out sourcing ad altro costruttore).
E proprio Pacifica, con l’ufficializzazione dell’accordo con Google, alza ancora l’asticella dell’innovatività, rafforzando l’immagine di prodotto proiettato al futuro prossimo dell’automotive.
In concreto l’accordo, che al momento costituisce la partnership più avanzata tra un produttore di auto e un gigante hi-tec della Silicon Valley, prevede l’acquisto da parte di Google di 100 Pacifica [glossario slug=”hybrid”] sulle quali sarà applicata e testata la tecnologia sviluppata da Google per la guida autonoma.
L’integrazione tra i due partner è però molto più spinta che in ogni esperienza precedente (Google aveva acquistato dei veicoli Toyota per iniziare le sue sperimentazioni sulla tecnologia self driving) e le vetture saranno progettate, testate e prodotte direttamente in un impianto produttivo di Chrysler in Michigan, grazie al lavoro in totale affiancamento tra un “engineering team” dei 100 migliori ingegneri di FCA ed il team che in Google ha già sviluppato 1,4 milioni di miglia in test di sviluppo del sistema.
Google aveva sondato anche Ford e GM nella sua ricerca di un partner automobilistico, ma la preferenza per FCA è arrivata per la disponibilità ad una completa integrazione aperta tra le due tecnologie – condivisione della proprietà intellettuale del prodotto in termini legali – ed alle caratteristiche ideali che l’avanzato minivan [glossario slug=”ibrido”] di Chrysler rappresentava rispetto al progetto Google.
Obiettivo finale una reale linea di produzione e vendita di Pacifica a guida autonoma e, in futuro, la partnership potrebbe essere estesa ad altri marchi o modelli di FCA.
Entrambi i partner conservano naturalmente la possibilità di concludere accordi anche con altri. In diverse battute Marchionne ha ricordato che anche con l’altro grande partner Apple resta disponibilità aperta ad una collaborazione e nel commentare la rivoluzionaria Tesla Model 3 di Elon Musk “se Elon ci dimostra che può produrre margini con quel prezzo di vendita, saremmo in gradi di produrre una nostra Tesla 3 in 18 mesi”, il che lascia esplicitamente aperta l’ipotesi di una partnership con Tesla se davvero i margini sono quelli che Musk si aspetta.
Google dal canto suo ha già attivato un accordo, meno concreto e su lungo termine, con Ford, Uber, Lyft, a cui si è aggregata Volvo, di studio di veicoli sicuri a guida autonoma e non cessa di guardarsi intorno.
Se l’accordo darà i risultati attesi comunque sarà Pacifica l’immagine simbolica della nascita dell’auto a guida autonoma. Resta che il colpo, anche mediatico, messo a segno da FCA, è una mossa che ha spiazzato i concorrenti e che mira a rendere più appetibile in prospettiva il ricercato merger con un altro grande produttore auto.
Se vuoi aggiornamenti su Mercato inserisci la tua email nel box qui sotto: