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FCA What’s Behind: la sfida del caldo sudafricano

Di Francesco Donnici
Pubblicato il 22 mag 2019
FCA What’s Behind: la sfida del caldo sudafricano
Nella seconda tappa del documentario sarà possibile scoprire cosa succede durante i difficili collaudi effettuati nel caldo torrido del Sud Africa.

FCA What’s Behind è un progetto cinematografico decisamente innovativo ed originale che ha come scopo quello di mostrare quello che accade “dietro le quinte” dello sviluppo di un nuovo modello, ovvero le complicate fasi di ricerca, i difficili collaudi su strada in luoghi inospitali e le varie e complesse attività effettuate da tecnici ed ingegneri nei centri del Gruppo FCA sparsi negli angoli più remoti del globo.

Battezzato FCA What’s Behind, questo documentario è stato suddiviso in varie puntate: in occasione della prima è stato possibile capire come si comportano le vetture durante i test effettuati alle bassissime temperature di Arjeplog, all’interno del circolo polare svedese dove si scende facilmente sotto i 40°.

Ascolta “Caludio Demaria, FCA Engineering: “Fca What’s Behind”” su Spreaker.

La seconda puntata di FCA What’s Behind ci porta all’altro capo del mondo, esattamente a Upington, località situata nel capo Settentrionale del Sudafrica, esattamente al confine tra lo stato del Botswana e quello della Namibia. In questo luogo sperduto e decisamente poco ospitale, le vetture del Gruppo Fiat-Chrysler devono affrontare la difficile prova del caldo. La cittadina africana che sorge sulle sponde del fiume Orange vanta le condizioni ideale per testare le auto in condizioni di caldo estremo, considerando che Upington si presenta come uno dei centri urbani più “infuocati” del Sud Africa, per questo motivo risulta il terreno ideale per valutare i cosiddetti “worst case” o “casi limite nonché il corretto trade-off tra velocità, quota e temperature torride e l’equilibrio prestazionale complessivo ad alte temperature.”

FCA  e i test estremi

Ogni nuovo modello oltre ad affrontare i collaudi a bassissime temperature, allo stesso modo prima di arrivare alla produzione in serie, la vettura deve superare i test sul motore, in questo caso riguardanti il raffreddamento e la guidabilità, senza dimenticare le prove per la climatizzazione la relativa verifica di mantenimento del confort climatico. Non meno importanti sono la verifica del mantenimento delle prestazioni dei materiali e quella relativa ai tempi di reazione dei sistemi veicolo. A differenza di altri luoghi scelti da FCA per condurre i test di pre-produzione, a Upington non esistono strutture dedicate a questo tipo di prove, perché quest’ultimi vengono svolti in determinate zone del mondo che riproducono le caratteristiche ambientali necessarie per valutare aspetti specifici o trade-off sulle performance influenzate dall’ambiente circostante.

Solitamente i veicoli vengono spediti da Torino e arrivano in loco già equipaggiati con le sofisticate strumentazioni necessarie per i test che verranno svolti dai tecnici presenti in Sudafrica. Questi ultimi devono occuparsi di analizzare i dati sia durante le prove specifiche che nel corso dei trasferimenti. I team impegnati nei collaudi hanno a disposizione circa 12 vetture per ogni sessione che vengono gestite da una squadra composta da 20 tecnici che monitorano in maniera costante ogni comportamento anomalo o inaspettato delle vetture.

 

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