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Fermo amministrativo: in cosa consiste e quando scatta

Di andreafratti
Pubblicato il 1 gen 2013
Fermo amministrativo: in cosa consiste e quando scatta

Il fermo amministrativo rappresenta uno strumento impositivo a rivalsa di contribuenti morosi, per crediti vantati sugli stessi.

Quando scatta il fermo amministrativo?

Quando non viene pagata una cartella esattoriale, ma anche non pagare il bollo dell’auto; in tali casi, viene notificato il mancato pagamento e, se entro 60 giorni, non viene saldato il debito, si procede con il fermo amministrativo.

Il debitore, sarà, così, avviso dell’imminente fermo e sollecitato a pagare, con le procedure seguenti che variano in base al debito:

  • Debito tra 50 e 500 euro: emessa la cartella esattoriale viene inviato un sollecito di pagamento, a cui segue il preavviso di fermo. Può fermarsi un solo veicolo
  • Debito tra 500 e 2000 euro: nessun sollecito di pagamento, solo il preavviso di fermo amministrativo. Può fermarsi un solo veicolo.
  • Debito tra 2000 e 10000 euro: procedura simile a debiti tra 500 e 2000 euro. Possono fermarsi al massimo 10 veicoli.

Cos’è il fermo amministrativo?

Il fermo impedisce categoricamente di utilizzare il veicolo: chi viene colto a circolare con un mezzo posto sotto fermo, rischia una multa tra 714 e 2859 Euro e la confisca del veicolo.

Per questo motivo, prima di acquistare un veicolo usato, è sempre meglio richiedere una visura completa, per certificare l’assenza di fermi amministrativi.

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