Ferrari 499P, i segreti della hypercar di Maranello
Sul canale ufficiale della Ferrari, sulla piattaforma di YouTube, è stato rilasciato un filmato che svela tutti i segreti della prossima Hypercar di Maranello che andrà a rinverdire i fasti del Cavallino alla 24 Ore di Le Mans. Si chiama 499P e in lei sono riposte le speranze di una riscossa che stimola gli appassionati, in questa categoria dove la Ferrari manca da cinquant’anni.
Le speranze della Ferrari
Il nuovo appuntamento per la Ferrari da competizione è per venerdì 17 marzo, quando la 499P debutterà in occasione della 1000 Miglia di Sebring, capitolo inaugurale del campionato del mondo endurance 2023. Le due Le Mans Hypercar del Cavallino Rampante sono affidate agli equipaggi composti da Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, che condividono l’abitacolo della super vettura con il numero 50 sulla livrea, e daAlessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi, sulla numero 51. Sei piloti che si proveranno a riscrivere la storia in una sfida tra le più dure sul piano tecnico e sul fronte dell’affidabilità, in funzione di un particolare manto stradale che mixa asfalto e cemento ed è noto agli appassionati per le sconnessioni.
La progettazione
Per progettare la 499P, il reparto Ferrari Competizioni GT ha utilizzato strumenti importanti e ben noti al mondo della Formula 1. “Possiamo parlare di tre fasi principali: al simulatore, al banco, in pista“, spiega Giuliano Salvi, Ferrari GT & Sports Race Cars Race & Testing Manager. “La parte concettuale della 499P è stata sviluppata al simulatore, quindi è iniziato il contemporaneo lavoro al banco, dove ogni input ricevuto dalle prove al simulatore veniva raccolto e analizzato”.
Dopo le fasi di progettazione e simulazione, la 499P è stata provata anche ai banchi dinamici, in grado di replicare le sollecitazioni della pista su telaio e sospensioni, oltre che di simulare il comportamento della power unit. Una volta che la vettura ha raggiunto il giusto livello di maturità, è iniziato il lavoro in pista con lo shakedown di Fiorano di inizio luglio. Da lì in avanti, come spiega Giuliano Salvi, circa il 70% del lavoro di sviluppo è stato condotto in pista. Adesso viene il bello.
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