Ferrari: all'asta la Testarossa Spider di Gianni Agnelli
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2017/03/235445.jpg)
Esemplare unico, allestita nel 1986 da Ferrari per l'”Avvocato”. Andrà all’asta Artcurial di Retromobile a febbraio, a una base di 680.000 euro.
Una nuova opera d’arte con l’emblema del Cavallino si prepara ad essere battuta all’asta. Non si tratta di uno degli esemplari più costosi nella storia Ferrari, come le leggendarie 250 GTO che recentemente hanno raggiunto quotazioni di 28 e 38 milioni di euro, tuttavia il “pedigree” c’è. Una origine nobile che giustificherà la base d’asta. E’ la Ferrari Testarossa che appartenne a Gianni Agnelli, presidente Fiat dal 1966 al 1998, uno dei simboli del 900, la figura più importante e prestigiosa dell’economia italiana del 20. secolo, da molti considerato “il Re d’Italia”. E non è una “Testarossa qualsiasi”, quella che il prossimo febbraio andrà all’incanto all’asta che Artcurial terrà a Retromobile, la rassegna parigina di inizio anno interamente dedicata alle auto storiche: è la Ferrari Testarossa Spider, esemplare unico che nel 1986 Ferrari allestì appositamente per l'”Avvocato“.
La Testarossa Spider di Gianni Agnelli non è, a dire il vero, l’unica “aperta” ad essere stata costruita: un altro esemplare (di colore nero) fu voluto e acquistato da Michael Jackson nello stesso periodo, tuttavia in questo caso la trasformazione in spider si deve a un’azienda artigianale californiana; ma è unica nel suo genere, come tutte le vetture che nel tempo sono entrate a far parte della personale “scuderia” Agnelli: la Testarossa Spider venne infatti preparata come spider direttamente a Maranello, e inoltre in una esclusiva tinta carrozzeria in argento metallizzato: un omaggio al vezzo tutto personale, da parte di Agnelli, di marchiare le posate di casa con il simbolo chimico dell’argento: Ag, come le iniziali del suo cognome e nome. A fare da contrasto alla esclusiva colorazione della carrozzeria (la capotte, in tela, è in tinta crema) c’è un sottile profilo in blu che accompagna tutta la parte bassa del corpo vettura.
Sotto il cofano della Ferrari Testarossa Spider di Gianni Agnelli, c’è il leggendario 12 cilindri a V di 180° da 4.942 cc derivato dall’unità che equipaggiava la 512BB, della quale Testarossa è considerata diretta erede, rivisto nelle testate (4 valvole per cilindro) e dalla potenza di 390 CV.
La Testarossa Spider di Gianni Agnelli andrà all’asta Artcurial di Retromobile, il prossimo 5 febbraio: la base d’asta è 680.000 euro. Gli organizzatori si aspettano che la vettura possa passare di mano a una quotazione fino a 900.000 euro. Accanto all’esemplare unico, sarà battuta l’ultima Ferrari 250 GT Swb prodotta: un esemplare del 1963 (numero di telaio #4065), per il quale la stima va da 9 a 12 milioni di euro.
Se vuoi aggiornamenti su Curiosità inserisci la tua email nel box qui sotto:
Ti potrebbe interessare
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2024/05/ferrari-render-2024.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2024/05/new-ferrari-v12-ext-06-design-red-media-1024x768-1.jpg)
![Ferrari 296 GTB Assetto Fiorano: cinque esemplari ispirati alla F2004 [FOTO]](https://img.motori.it/KvIcwFJZMCHt7QKbHBS503ZVIz4=/720x0/filters:quality(90):format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2023/12/ferrari-296-gtb-assetto-fiorano-hungaroring-7.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2022/03/nor5730.jpg)