Ferrari e Lamborghini d'epoca intestate a prestanome, frode per milioni di euro
Un’indagine della Procura di Parma ha portato alla luce un incredibile patrimonio nascosto che ruota attorno al commerciante di auto d’epoca, Claudio Fontechiari, di 66 anni. L’uomo, accusato di evasione fiscale e autoriciclaggio, possedeva una collezione di supercar dal valore complessivo superiore ai 20 milioni di euro, tra cui una rarissima Ferrari 340 MM Vignale Spider, stimata ben 9 milioni di euro. Eppure, Fontechiari dichiarava redditi da indigenza.
Anche una Lamborghini Miura nella collezione
Le indagini hanno rivelato che le vetture erano intestate a prestanome, tra cui la madre 89enne del commerciante, una pensionata senza patente. Tra i gioielli custoditi nel garage sequestrato spiccano anche una Ferrari F50 Cabriolet da 4,3 milioni di euro e una Lamborghini Miura, valutata 2,2 milioni di euro. Questo elaborato sistema di occultamento includeva la radiazione delle vetture dal PRA per simulare esportazioni mai avvenute.
Non solo auto d’epoca, ma anche orologi di lusso
Ma il tesoro di Fontechiari non si limitava alle auto. Gli inquirenti hanno rinvenuto una collezione di 80 orologi di lusso, di marchi come Rolex, Patek Philippe e Vacheron Constantin, per un valore di 5 milioni di euro. A completare il quadro, diversi conti correnti cifrati aperti in paradisi fiscali come Montecarlo e Slovenia.
Tra i clienti del commerciante figurano nomi celebri, tra cui ex calciatori come Veron e Asprilla. Fontechiari si difende dichiarandosi un semplice appassionato di collezionismo, ma la portata del suo garage, che vantava pezzi prestati ai musei Ferrari di Maranello e Modena, è paragonabile a quella di collezionisti di fama mondiale come Ralph Lauren ed Eric Clapton.
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