Ferrari: il titolo "chiude" a 55 dollari
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Debutto positivo per “Race”, la sigla del titolo Ferrari al NYSE che chiude a +5,77% rispetto al prezzo di apertura.
Il primo giorno di quotazione del titolo Ferrari a Wall Street si è concluso “col botto”, come i vertici Fca (Sergio Marchionne in testa) si attendevano. Inizialmente quotato a 52 dollari, il valore di “Race” (questa la sigla assegnata alle azioni Ferrari a Wall Street) è successivamente schizzato a 60 dollari (+15% rispetto all’offerta al pubblico), per concludere la prima giornata di contrattazioni per il “titolo Rosso” a quota 55 dollari (+5,77%). I titoli Ferrari immessi sul mercato Usa sono oltre 17 milioni, che corrispondono al 10% di Maranello che vale circa 10 miliardi di dollari. E’ da notare che la forte domanda riscontrata durante il “road show” avrebbe fin dall’inizio portato gli executive a discutere con le banche sottoscrittrici l’opportunità di alzare il pricing dei titoli Ferrari a 53 dollari.
Al di là dell’aspetto puramente finanziario, l’operazione – Ferrari ha un ampio significato per Fca: il Cavallino rappresenta un concreto veicolo di immagine per l’intero Gruppo, come è già stato “fisicamente” dimostrato ieri, all’esterno dello storico edificio del New York Stock Exchange, dove sono state strategicamente messe in esposizione otto Ferrari, dalla 250 California del 1960 (un esemplare è stato recentemente battuto all’asta per una cifra record), alla 488 Gtb, alla California T, alla F12 Berlinetta, fino alla immaginifica LaFerrari. Modelli che, nelle intenzioni di Marchionne, indicano in modo materiale il valore del marchio Ferrari, che si trova costantemente in testa fra i brand più forti del mondo e non soltanto strettamente legati all’automotive.
La quotazione di Ferrari in Borsa (il prossimo traguardo che viene indicato dall’amministratore delegato Fca è il debutto a Piazza Affari per l’inizio del 2016) è testimonianza di due obiettivi per Sergio Marchionne: una costante valorizzazione e una continua promozione del marchio Ferrari e il reperimento di risorse finanziarie sempre fresche per consentire i programmi espansionistici di Fca. Va tenuto conto, in effetti, che Fiat – Chrysler Automobiles possiede sul proprio taccuino delle priorità un maxi – progetto da 48 miliardi di euro: Ferrari, grazie alla quotazione in Borsa, vi contribuirà per 4 miliardi, dei quali 900 milioni arriveranno dalla Ipo; gli altri 3,2 miliardi deriveranno dal completamento dello scorporo del marchio da Fca previsto per inizio 2016.
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