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Ferrari: nel 2018 un secondo trimestre da record

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 1 ago 2018
Ferrari: nel 2018 un secondo trimestre da record
Il periodo 1 aprile-30 giugno si conclude con un utile netto in crescita del 18,1%. Confermate le stime 2018 di almeno 9.000 consegne e ricavi nell’ordine di 3,4 miliardi.

Ferrari chiude con cifre da record i conti del secondo trimestre. E, idealmente, dedica la storica performance alla figura di Sergio Marchionne, scomparso mercoledì scorso: “Siamo addolorati per la perdita di Sergio Marchionne e i nostri pensieri vanno ai suoi cari. La Società conferma l’impegno a perseguire i valori da lui incarnati e a realizzare la sua visione con immutata determinazione, ambizione e passione, nel solco dell’eredità di Enzo Ferrari”. In questa frase si racchiude, fra le righe, l’impegno che attende il nuovo “timoniere” Louis Camilleri.

Dati alla mano, il primo semestre dell’anno ha fatto registrare, per Ferrari, un utile netto per 309 milioni di euro, corrispondente ad un +19% in rapporto allo stesso periodo del 2017. Sul fronte ricavi, l’ultimo periodo di sei mesi sotto la guida dell’ex presidente ed amministratore delegato Sergio Marchionne ha fatto segnare 1,737 miliardi di euro, sostanzialmente invariati dal 2017 (-0,3%). Da segnalare un +6% nelle vendite, che hanno ammontato a 4.591 unità. +10% (563 milioni di euro) l’Ebitda, e +13% (428 milioni di euro) l’Ebit. Riguardo ai titoli, l’utile netto nominale è di 1,,63 euro, ovvero +19% sul primo semestre 2017; l’utile netto diluito è di 1,62 euro (+18%).

Tornando al secondo trimestre, il periodo 1 aprile-30 giugno si chiude con un utile netto di 160 milioni di euro (+18,1% sul secondo trimestre 2017), ed un margine nell’ordine del 31,9%; l’Ebit adjusted è cresciuto del 7,5% (217 milioni di euro), valore che risente positivamente del buon gradimento ottenuto dalla lineup 812 Superfast, 488 e GTC4Lusso, alle quali vanno aggiunte le prime consegne di Ferrari Portofino. I ricavi netti, in crescita dell’1,4% a cambi costanti, ammontano a 906 milioni di euro: relativamente ai veicoli consegnati nel secondo trimestre, Ferrari ha totalizzato 2.463 operazioni, che corrispondono ad un aumento del 5,6% sulo stesso periodo dello scorso anno. In proporzione, il maggiore volume di crescita (+22,6%) va alle vendite della gamma V12, seppure anche i modelli ad 8 cilindri a V hanno conosciuto un incremento (+1%). Ragionando in termini di aree di mercato, Ferrari ha messo a segno, nel secondo trimestre, un +7,2% nell’area EMEA con ripresa nel medio oriente, un +6,6% nel continente americano e, complessivamente, +26,4% in Cina, ad Hong Kong ed a Taiwan.

Gli obiettivi per la seconda metà del 2018 di Ferrari hanno trovato conferma: le stime puntano a 9.000 vetture consegnate nell’intero anno, e ricavi netti per i quali si prevede una cifra nell’ordine di 3,4 miliardi di euro, con un Ebitda adjusted di 1,1 miliardi ed un indebitamento industriale netto che si stima inferiore a 400 milioni di euro, compresa la distribuzione dei dividendi agli azionisti ordinari (esclusi i possibili riacquisti di titoli). Si prevedono, inoltre, circa 550 milioni di spese in conto capitale. Ulteriori dettagli saranno resi noti nei Capital Markets Day, che Ferrari terrà il 17 e 18 settembre: in quell’occasione, i vertici di Maranello provvederanno ad illustrare le strategie di medio termine, proiettate al 2022 e precedentemente illustrate.

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