Fiat ammoderna un impianto in Serbia
La struttura, che risale all’epoca di Tito, produrrà due modelli di cui uno Chrysler. Investimento di 700 milioni di euro in 3 anni
La Casa del Lingotto sta riattrezzando il vecchio impianto che risale ai tempi di Tito e situata nella Serbia centrale, nella città di Kragujevac. A riferirlo è il quotidiano statunitense Wall Street Journal che ha evidenziato come insieme al governo serbo Fiat investirà nel progetto circa 700 milioni di euro in 3 anni. Nella struttura verranno realizzati due nuovi modelli di cui uno potrebbe essere destinato a Chrysler. Lo stabilimento dovrebbe produrre 200.000 vetture all’anno nel biennio 2011-2012, con la possibilità di aumentare la produzione di 100.000 unità in un secondo tempo.
“Quasi tutte le auto prodotte – scrive il Wsj – saranno destinate alle esportazioni, ma Fiat non ha ancora reso noto a quali mercati le vetture saranno destinate. Dopo la Polonia e la Turchia, la Serbia sarà la terza area di produzione per Fiat nella regione”.
Fiat comunque sta cercando di rendere l’impianto moderno. “Abbiamo una forza lavoro a basso costo, altamente produttiva ed educata”, spiega Nebojsa Ciric del ministero dell’Economia e dello Sviluppo regionale serbo in un’intervista al quotidiano Usa. I vantaggi per il marchio di Torino sarebbero soprattutto di carattere economico. Produrre in Serbia ha costi contenuti. Basti pensare che lo stipendio medio mensile è di 300 euro. Un elemento che ha spinto il governo locale a far diventare il Paese una sorta di hub manifatturiero.[!BANNER]
Situato in un’area che era il cuore industriale della Yugoslavia di Tito prima della guerra civile, l’impianto apparteneva al marchio Zastava Automobili con cui Fiat ha avuto delle relazioni industriali già nel 1954 e culminate nella creazione di Yugo, basata sul modello della Fiat 127, nel 1980.
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