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Fiat-Chrysler cerca un terzo partner

Di Andrea Barbieri Carones
Pubblicato il 10 gen 2012
Fiat-Chrysler cerca un terzo partner
Da Detroit Sergio Marchionne rilancia la possibilità di un'alleanza tra il gruppo Fiat-Chrysler e un terzo partner. Smentita l'ipotesi PSA.

Da Detroit Sergio Marchionne rilancia la possibilità di un’alleanza tra il gruppo Fiat-Chrysler e un terzo partner. Smentita l’ipotesi PSA.

Il gruppo Fiat-Chrysler sarebbe alla ricerca di un partner strategico importante con cui elaborare una strategia di medio-lungo periodo per i prossimi anni. 

“Non ci sono colloqui ufficiali in corso: il partner potrebbe essere chiunque, visto che occorre costruire un nuovo livello di efficienza. Ma prima di procedere a un’alleanza, occorre puntare alla fusione completa tra Fiat e Chrysler, acquistando la quota del 42% attualmente nelle mani del fondo americano Veba. Quest’ultima operazione potrebbe essere fatta entro il 2015″.

Nelle scorse ore alcune voci di corridoio avevano individuato nel colosso francese PSA Peugeot-Citroen il potenziale partner. Una possibilità immediatamente smentita da Marchionne che l’ha liquidata come una semplice ipotesi giornalistica: “Non ci sono state discussioni: questa e’ pura speculazione. Ci sono sempre discussioni con l’industria ma nessun piano per un’alleanza con Peugeot”. 

La partnership con un terzo costruttore servirebbe per raggiungere il livello di efficienza di cui parla Marchionne, cioé la produzione di 8-10 milioni di vetture l’anno – dividendo i costi di produzione e di sviluppo – contro gli attuali 4,2 milioni di Fiat-Chrysler. E a quella cifra si avvicinano solo i gruppi GM, VW e Toyota. 

Un primo obiettivo potrebbe essere la famosa quota dei 6 milioni di immatricolazioni mondiali. “Per raggiungere questo obiettivo nel giro di 2 anni – aggiunge il CEO – occorre puntare sul Brasile e puntare molto su Chrysler. Fiat, per lo meno in Europa, perderà ancora quote di mercato nel corso del 2012″.

Intanto i francesi di PSA sarebbero pronti a negoziare l’alleanza con l’azienda italo-americana in un momento in cui sente notevolmente la recessione europea, mercato in cui si concentrano la grande maggioranza delle vendite del gruppo, pari al 73% delle sue entrate, contro il 70% della rivale Renault e il 54% di Fiat.

Secondo altri indiscrezioni, il futuro del gruppo potrebbe essere in Asia, alleandosi con un costruttore cinese, indiano o, magari, giapponese. Ricordiamo, che Fiat sta negoziando una sorta di alleanza con Maruti Suzuki India per la fornitura di motori diesel mentre un allargamento dell’intesa con Tata Motors è sempre possibile.

Marchionne ha poi fatto un cenno sulla futura sede del gruppo Fiat-Chrysler, precisando che ancora non è stata decisa. Tuttavia, dall’alto della sua esperienza, suggerisce a politici e sindacati di “aprirsi verso il mondo estero e di smetterla di dire no a tutto. Come si fa a pensare che le aziende straniere vengano a investire in Italia se i sindacati continuano a porre continui ostacoli alle imprese che vogliono fare impresa?”.

Anche per questo motivo, Marchionne sembra sempre più intenzionato a investire negli Usa per la produzione di nuovi modelli.

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