Fiat contro Formigli: sospesa la sentenza
la Corte d’Appello di Torino accetta il ricorso del giornalista e sospende il risarcimento da 7 milioni di euro verso Fiat.
La corte d’Appello di Torino ha sospeso la condanna contro il giornalista Corrado Formigli e la Rai, per quanto riguarda il risarcimento di 7 milioni di euro al Gruppo Fiat. I giudici della sezione civile di Torino hanno infatti deciso che l’attuale giornalista de La7 non sarà tenuto a risarcire la Casa del Lingotto fino alla sentenza di secondo grado, per quanto riguarda il presunto servizio diffamatorio mandato in onda dalla trasmissione Annozero il 2 dicembre 2010.
Il servizio “incriminato”
Durante il programma condotto da Michele Santoro su Rai Due, fu trasmesso un test comparativo firmato da proprio Formigli, dove venivano messe a confronto tre citycar sportive: la Alfa Mito Quadrifoglio Verde, la Citroen DS3 THP e la Mini Cooper S. Il test prevedeva una serie di prove sul bagnato delle tre vettture e prendeva in esame anche un ulteriore test, giudicato dallo stesso Formigli comparabile a quello del programma di Santoro. Nonostante la MiTo risultò meno veloce della più costosa Mini, la vettura italiana figurò come la vettura più fruibile nella guida di tutti i giorni. Quest’ultimo risultato infatti, sottolinea la complessità delle caratteristiche di una vettura che non può essere giudicata esclusivamente per le sole performance velocistiche.
Una condanna da 7 milioni di euro
Da qui la decisione della Fiat di chiedere ben 20 milioni di risarcimento alla Rai e al giornalista, che dopo la sentenza di colpevolezza del Tribunale divennero 7 milioni verso il solo realizzatore del servizio, mentre il conduttore Santoro è stato completamente assolto. La sentenza di primo grado divenne ben presto un caso politico, vista l’elevata richiesta da parte della Casa automobilistica contro il giornalista, la quale è stata considerata da più parti un pericoloso precedente capace di spaventare in futuro editori e giornalisti. Anche la FNSI (Federazione nazionale della stampa italiana) si pronunciò a favore della Rai e di Formigli considerando la prima sentenza del Tribunale Civile di Torino “una dura prova per la liberta di stampa e rischia di mettere un’ulteriore bavaglio all’informazione libera”.
Il ricorso accolto
Dopo la condanna in primo grado, il ricorso di Formigli è stato accolto dai Giudici di Torino che hanno “sospeso l’efficacia esecutiva della sentenza” nei suoi confronti perché “i motivi di appello appaiono connotati da requisiti di serietà, tali da legittimare il richiesto provvedimento, mentre il grave danno prospettato dal ricorrente (Formigli), derivante dall’efficacia esecutiva della sentenza, appare logicamente plausibile e correttamente argomentato”. Ora bisognerà attendere luglio, quando avrà inizio la prima udienza del secondo grado d’appello che speriamo metta fine a questa vicenda.
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