Fiat da preda a predatore? Né l'uno, né l'altro
Marchionne ha smentito l’interesse per i camion Volkswagen ma ha anche ribadito che nessun asset del gruppo verrà ceduto, né Iveco né Alfa Romeo.
C’è aria di grandi manovre in casa Fiat, sempre più al centro dell’attenzione al Salone di Detroit. Sergio Marchionne nei giorni scorsi ha comunicato che Fiat ha raggiunto il 25% del pacchetto azionario di Chrysler, poi ha annunciato la line-up 2011 della Casa americana, e infine ha smentito le parole del suo Presidente, John Elkann.
Sempre a Detroit, infatti, Elkann aveva anticipato un certo interesse del gruppo italiano per il settore dei camion del gruppo Volkswagen. L’amministratore delegato di Fiat ha però minimizzato la questione e, parlando con alcuni giornalisti tedeschi, ha etichettato le parole di Elkann come “uno scherzo, così come il vostro tentativo di comprare l’Alfa”.
A Detroit è poi andata in scena anche un’altra puntata sul tormentone italo-tedesco degli ultimi mesi: l’acquisizione di Alfa Romeo. Sebbene in passato il CEO di VW, Martin Winterkorn, si era sbilanciato definendo quello di Arese “un brand interessante”, per i tedeschi al momento non sembra esserci nulla da fare: Marchionne ha ribadito che il gruppo Fiat non intende privarsi di alcun asset ed è anzi pronto a far sbarcare l’Alfa negli Stati Uniti nel 2012.[!BANNER]
Ma se il gossip con Volkswagen sembra perdere via via sempre più appeal, ecco spuntare un filone tutto nuovo, questa volta con protagonista Mercedes: Dieter Zetsche, CEO di Daimler, nei giorni scorsi ha manifestato un certo interesse per l’acquisizione di Iveco, azienda portante della neonata Fiat Industrial. D’obbligo una precisazione, di certo non irrilevante: con la Casa italiana non è stata avviata nessuna trattativa.
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