Fiat: no al trasferimento di Ronaldinho al Palmeiras
La Fiat dice no all’ingaggio di Ronaldinho al Palmeiras facendo valere un accordo che blocca altri sponsor interessati al giocatore.
La Fiat, lo dicono i dati di vendita 2010, vende più auto in Brasile che in Italia, dove invece arranca nonostante rappresenti l’industria nazionale. Questa situazione sembra riflettersi non solo nell’economia (da noi il Lingotto ha difficoltà ad imporre la propria strategia e i propri investimenti, mentre nel Paese sudamericano apre nuovi stabilimenti) ma, a sorpresa, anche nel mondo nel calcio che notoriamente è quasi una religione in entrambi i paesi.
Sì, perché se la Juventus non riesce nemmeno a qualificarsi in Europa League, nel campionato brasiliano la Fiat arriva persino ad influenzare il calcio mercato. Sembra infatti che la squadra paulista del Palmeiras non possa ingaggiare il calciatore Ronaldinho per un veto del costruttore italiano, che del club è sponsor principale.
Un gruppo di investitori, in particolare, sarebbe stato disposto a coprire le spese relative allo stipendio del giocatore (580.000 euro al mese) in cambio di spazi sulle maglie. Ma la Fiat avrebbe fatto valere un precedente accordo con la società che impedisce l’inserimento di nuove scritte pubblicitarie.[!BANNER]
Il mondo cambia: mentre un tempo la Fiat dell’avvocato Agnelli controllava i trasferimenti dei giocatori in Italia, oggi lo fa in Brasile, che sembra essere sempre più una seconda patria per il Lingotto.
Ronaldinho, piuttosto corteggiato anche per il suo valore a livello di marketing, dovrà “accontentarsi” di qualche altra squadra brasiliana, che ovviamente non abbia vincoli con il Lingotto. Nel frattempo, comunque, il calciatore non sembra molto rattristato da questa situazione, dato che è stato visto tirare l’alba in diversi locali del sud del Paese.
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