Fiat in Russia: aprirà uno stabilimento a San Pietroburgo
Manca solo il comunicato ufficiale: Fiat-Chrysler sarebbe pronta a realizzare in Russia un impianto produttivo da 120.000 veicoli l’anno.
Fiat torna in Russia. Dopo le fallimentari esperienze avute in passato, secondo informazioni arrivate da San Pietroburgo il gruppo guidato da Sergio Marchionne avrebbe raggiunto l’accordo per realizzare uno stabilimento nella cittadina di Yuzhnyy, vicino a San Pietroburgo.
Pronta a costruire automobili in Russia senza partnership con costruttori locali, Fiat sarà supportata finanziariamente dalla banca Sberbank. Questo che è il maggiore istituto bancario russo, in cambio di una partecipazione della società, verserà una cifra tra gli 800 e 900 milioni di euro.
Lo stabilimento produrrà in un primo tempo almeno 25.000 vetture, come scritto sull’accordo firmato lo scorso giugno tra Fiat e il ministero dello sviluppo economico. L’obiettivo del costruttore italiano è di arrivare a 120.000 vetture prodotte all’anno.
Dopo il crollo del 2009, il mercato russo è in ripresa e per il prossimo anno si aspetta una crescita del 12% con un volume di quattro milioni di auto, uguale a quello pre-crisi quando il paese stava per superare la Germania diventando così il primo mercato europeo.
Fiat dovrà recuperare il ritardo sui costruttori concorrenti, già presenti in Russia per evitare i dazi doganali imposti dal governo di Putin per chi costruisce all’estero. Per raggiungere le 25.000 vetture prodotte, la produzione del nuovo stabilimento Fiat sarà concentrata sui modelli Jeep Cherokee e Grand Cherokee.
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