Fiat: la campagna di Russia porta nel Caucaso
Fiat pronta a investire 1,1 miliardi per produrre in Russia vicino a San Pietroburgo. Ma la banca finanziatrice punta su un plant nel Caucaso.
Fiat ritorna alla carica in Russia dopo aver visto sfumare alcuni approcci verso aziende del Paese dell’est Europa che sembravano i giusti partner per tentare un forte aumento delle vendite. Secondo fonti locali, infatti, Sergio Marchionne e il Lingotto sono pronti a investire 1,1 miliardi di Euro in stabilimenti nella zona di san Pietroburgo per produrre vetture da destinare al mercato russo.
Tuttavia la strada sembra piena di ostacoli anche perché Sberbank, la banca alla quale l’azienda ha chiesto un prestito per raggiungere i suoi obiettivi, sta cercando di convincere Fiat a entrare nel capitale della Casa automobilistica Derways, azienda che produce circa 100.000 vetture all’anno in partnership con i cinesi di Lifan e Liaoning e che è controllata per il 51% dall’istituto di credito.
Ma sul piano logistico, questa soluzione non sarebbe gradita al Lingotto visto che la produzione avverrebbe nella repubblica autonoma di Karacajevo-Cerkessia, nella parte occidentale del Caucaso. La zona di San Pietroburgo, invece, sarebbe preferita, seguendo così quanto già fanno Nissan e Volkswagen, che hanno scelto la metropoli baltica come quartier generale russo.
Ma Sberbank starebbe trattando anche con la coreana Hyundai. A spingere l’azienda della famiglia Agnelli verso la Russia sono anche le recenti norme varate da Mosca, che prevedono incentivi e anche vincoli produttivi per chi investe nel settore automobilistico.
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