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Fiat ottiene un prestito di 400 milioni dalla BEI

Di Lorenzo Stracquadanio
Pubblicato il 17 giu 2009
Fiat ottiene un prestito di 400 milioni dalla BEI
Il Gruppo del Lingotto ottiene dalla Banca Europea per gli Investimenti un prestito destinato alla ricerca e sviluppo di veicoli puliti

Il Gruppo del Lingotto ottiene dalla Banca Europea per gli Investimenti un prestito destinato alla ricerca e sviluppo di veicoli puliti

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Fiat e la Banca europea per gli Investimenti (la BEI) hanno firmato  un contratto di finanziamento di 400 milioni di euro per sostenere la ricerca finalizzata alla riduzione di emissioni di anidride carbonica e alla maggiore efficienza energetica.

Il documento, già approvato dal Consiglio di amministrazione della BEI lo scorso mese di Marzo, si inserisce nell’ambito della European Clean Transport Facility (ECTF), il piano della Banca europea per gli Investimenti rivolto ai produttori del Vecchio continente per risorse destinate allo sviluppo della mobilità pulita.

Le firme sono state apposta da Dario Scannapieco, vicepresidente della BEI e responsabile per le operazioni in Italia, Malta e Balcani Occidentali, e dal numero uno di Fiat, Sergio Marchionne.

Siamo particolarmente soddisfatti di contribuire a realizzare i programmi della Fiat, primo gruppo manifatturiero italiano e tra i protagonisti mondiali dell’auto, nella progettazione e realizzazione di nuove tecnologie a ridotto impatto ambientale per il settore dei trasporti”, ha detto Scannapieco.

“Gli investimenti in Ricerca e sviluppo – ha continuato – costituiscono infatti la base per lo sviluppo duraturo di un’impresa e sono ancor più decisivi in un momento come quello attuale, in cui occorre guardare avanti, mirando a rafforzare la propria competitività, concetto che la Fiat dimostra di avere ben chiaro”.

“Il contratto di finanziamento – ha detto l’amministratore delegato di Fiat – è un contributo importante per proseguire nella ricerca di soluzioni sempre più ecocompatibili e nello sviluppo di tecnologie volte alla riduzione di consumi ed emissioni. Si tratta di una scelta strategica che Fiat ha abbracciato da tempo e con convinzione, sia per quanto riguarda i motori tradizionali sia per le alimentazioni alternative come il metano, di cui abbiamo una leadership riconosciuta”.

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