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Fiat Panda 4x4: verso la fine di un mito?

Di Tommaso Giacomelli
Pubblicato il 15 nov 2022
Fiat Panda 4x4: verso la fine di un mito?
La Fiat Panda 4x4 è uscita temporaneamente di scena, ma ritornerà nel 2023 in tempo per festeggiare i suoi primi quarant'anni di carriera.

Nei listini di casa Fiat è scomparsa la Fiat Panda 4×4, così come sul configuratore auto del sito ufficiale del Brand torinese. Che fine ha fatto la piccola a trazione integrale? È stata mandata in pensione anticipata sotto voce e in punta di piedi? No, semplicemente in questo momento la sua produzione a Pomigliano d’Arco è stata sospesa, ma molto presto rientrerà in organico, e non in versione elettrica o simile, ma nella sua forma canonica con motore termico come tutti quanti la conoscono.

Perché è stata fermata?

Le motivazioni che risiedono dietro alla scelta di fermare temporaneamente la realizzazione della Panda 4×4, non sono note. È facile ipotizzare che una delle ragioni possa essere la crisi dei materiali che ha coinvolto tutto il settore automotive, ma questa potrebbe non essere l’unica e soltanto Fiat può rispondere a questo quesito. Nel frattempo la Panda prosegue la sua lunga storia di successo, che non si arresta e non vive momenti di crisi, con la fabbrica che continua a produrre le classiche versioni a trazione anteriore. Per la trazione integrale bisognerà attendere il nuovo anno.

L’alternativa è la Cross

Per chi ricerca una Panda dal sapore fuoristradistico può puntare senza dubbio sulla Cross, che adotta il motore 1.0 mild hybrid da 70 CV e un kit estetico che rimanda al mondo offroad, che è così composto: barre sul tetto, scudi paracolpi in tinta con la carrozzeria, ganci traino frontali e inserti in plastica sulle fiancate. I prezzi della Fiat Panda Cross partono da 18.200 euro, 16.508 per gli ordini effettuati online.

Fiat Panda 4×4: sono quasi quarant’anni di carriera

Il prossimo anno sarà cifra tonda, la Fiat Panda 4×4 compirà i primi quarant’anni di una gloriosa carriera. Chi avrebbe mai pensato che quel progetto audace e fuori dagli schemi avrebbe riscosso così tanto successo? La prima versione resta quella più amata dagli appassionati, per via del suo schema con cambio con prima marcia molto corta e trazione integrale inseribile manuale e realizzata dalla specialista austriaco Steyr Puch. Di strada ne ha fatta la piccola torinese in queste quattro decadi, ha modificato il suo stile e mutata la sua meccanica ma ha conservato la sua filosofia di auto leggera, coraggiosa e avventurosa. Una fedele compagna su ogni tipo di strada.

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