Fiat Panda cannibalizzata a Torino: incubo furti
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Il fenomeno dei furti auto in Italia ha raggiunto proporzioni allarmanti, con un’attenzione particolare rivolta alla celebre Fiat Panda. A Torino, precisamente nel quartiere Barriera di Milano, si è verificato un episodio emblematico: una Panda è stata completamente smontata in un parcheggio pubblico, tra via Petrella e via Brandizzo. Questo episodio, documentato da Verangela Marino, rappresentante di Fratelli d’Italia della Circoscrizione 7, è solo l’ultimo di una serie di eventi che stanno mettendo in ginocchio i proprietari di automobili.
Aumentano i furti in città
La Fiat Panda, con i suoi quasi 9 milioni di esemplari venduti in 45 anni, è diventata un bersaglio privilegiato per i ladri. La sua popolarità, simbolo della mobilità italiana, si è trasformata in un’arma a doppio taglio: la diffusione capillare del modello ha creato una domanda incessante di ricambi, alimentando un mercato nero estremamente redditizio. I criminali agiscono con precisione chirurgica, smontando pezzi come portiere, specchietti e componenti del motore in pochi minuti. Ogni parte ha un valore specifico nel florido mondo della ricettazione.
Non si tratta solo di furti occasionali, ma di veri e propri furti su commissione, orchestrati da organizzazioni che conoscono esattamente quali componenti siano più richiesti sul mercato. Torino è diventata uno degli epicentri di questo fenomeno, con un modus operandi ormai consolidato. Un caso recente ha visto una Panda privata del portellone posteriore, confermando l’abilità e la rapidità di questi gruppi criminali.
Le autorità locali stanno cercando di arginare il problema, ma il fenomeno è difficile da controllare. La criminalità organizzata sfrutta la semplicità con cui è possibile accedere a questi veicoli, spesso parcheggiati in luoghi non vigilati. La Panda, infatti, è un modello particolarmente vulnerabile per la sua semplicità meccanica e la facilità di smontaggio. Questo, unito alla scarsità di parcheggi sicuri e alla difficoltà di implementare sistemi di sorveglianza capillari, ha reso la città di Torino un terreno fertile per i ladri di automobili.
La criminalità è un problema da combattere
Di fronte a questa emergenza, i proprietari stanno adottando misure straordinarie per proteggere i propri veicoli. L’installazione di antifurti avanzati e l’uso di parcheggi vigilati sono diventati pratiche comuni. Tuttavia, queste soluzioni rappresentano solo un palliativo e non riescono a eliminare il rischio. Alcuni proprietari stanno anche stipulando assicurazioni specifiche per tutelarsi economicamente in caso di furto.
Nonostante tutto, la Fiat Panda continua a essere un simbolo dell’auto italiana, amata e scelta da milioni di persone. Il suo successo commerciale, però, è accompagnato da un paradosso: essere vittima del proprio trionfo. La resilienza di questo modello, che ha saputo conquistare generazioni di automobilisti, è messa a dura prova dalla criminalità, ma l’affetto degli italiani per questa utilitaria rimane immutato. In un contesto così difficile, la Panda rappresenta non solo un’icona della mobilità, ma anche un simbolo di resistenza e adattamento alle sfide del nostro tempo.
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