Fiat Panda Elettra: la prima elettrica prodotta in serie
Quando si pensa a un marchio di auto elettriche viene subito in mente Tesla. E di fatto l’azienda di Elon Musk è stata la prima dedicata esclusivamente alla produzione di veicoli a batteria. Tuttavia la prima auto elettrica prodotta in serie da un importante produttore mondiale non era una Tesla, ma una Fiat, la Fiat Panda Elettra.
Un’estate italiana…
Per ricordarla bisogna salire sulla macchina del tempo e tornare indietro al 1990. L’anno di ‘Un’estate italiana’ di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato che riempì di ‘Notti magiche’ il Mondiale Italia ’90.
In quell’anno di bomber, jeans larghi e sneakers bianche, l’Italia mise in strada un veicolo alimentato da un motore elettrico, anziché da un motore a combustione interna, a zero emissioni. Una vera rivoluzione per il settore automobilistico, per la mobilità dei cittadini e, soprattutto, per la cura dell’ambiente. E non era un’auto qualsiasi, ma quella di maggior successo dell’ultimo decennio, la best seller dell’ex lingotto, ancora oggi in testa alle classifiche di vendita in Italia.
Fiat Panda Elettra: la prima auto elettrica di serie
La Fiat Panda, disegnata da Giorgetto Giugiaro e il cui successo fu così travolgente da diventare la quintessenza del veicolo utilitario, era stata presentata 10 anni prima. E per dimostrare il proprio impegno nella tutela dell’ambiente, Fiat decise di realizzare una versione della popolare utilitaria spinta da un motore elettrico. Il risultato fu la Panda Elettra.
Per realizzare questa versione inedita della Panda FIAT collaborò con l’azienda austriaca Steyr-Puch e prese come base la Panda CL. Il motore Fire da 750 cc fu sostituito da un motore elettrico a corrente continua da 9,2 kW (12 CV), che garantiva una coppia elevata anche ai bassi regimi. L’energia elettrica era generata da dodici batterie al piombo-acido da 6V: due poste nel vano motore, mentre le altre dieci erano installate all’interno di un robusto contenitore in acciaio che occupa la base del bagagliaio.
Inoltre, rispetto alla Panda CL a benzina, l’Elettra si distingueva per l’impianto frenante potenziato, una diversa taratura delle sospensioni e per le gomme maggiorate. Il serbatoio del carburante veniva mantenuto per alimentare un sistema di riscaldamento collegato al radiatore dell’impianto de condizionatore, anch’esso riposto all’interno del vano motore.
Fiat Panda Elettra: 100 km di autonomia a emissioni zero negli Anni ’90
La trasmissione avveniva tramite il tradizionale cambio a quattro marce della Panda, completo di frizione. Nel tachimetro erano stati inseriti tre indicatori di velocità massima per le prime tre velocità: rispettivamente 15, 25 e 40 km/h. In città, invece, in piano, si poteva fare a meno del cambio mantenendo sempre la terza marcia, anche per le partenze da fermo, grazie alla sua elevata coppia istantanea.
La Panda Elettra poteva raggiungere i 70 km/h con uno “scatto” da 0 a 40 km/h in 10 secondi, superando pendenze fino al 25%. Con una velocità di crociera media di 50 km/h, l’autonomia era di 100 km. Inoltre, la Panda Elettra disponeva di un dispositivo di recupero automatico dell’energia in frenata e discesa.
Interni a due posti
L’interno dell’Elettra aveva subito inoltre alcune modifiche per adattarsi all’architettura dell’impianto elettrico. I sedili posteriori ad esempio erano stati rimossi, rendendo la Panda una due posti, mentre la sezione anteriore rimase sostanzialmente invariata. Nella parte inferiore del cruscotto era collocato un computer di bordo che forniva informazioni sullo stato di carica delle batterie.
L’auto era dotata di serie di un caricabatteria automatico che completava la ricarica in circa otto ore e poteva essere collegata alla comune presa domestica da 220 V, 16 A. Completavano la dotazione i sedili con poggiatesta, le cinture di sicurezza con avvolgitore e specchio retrovisore sul lato destro.
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Nel 1992 FIAT lanciò la seconda edizione della Panda Elettra, un’evoluzione con un motore più potente, che raggiungeva i 24 CV e alimentato in questo caso da nuove batterie al nichel-cadmio che sostituivano le precedenti batterie al piombo della prima serie. La Panda Elettra 2 rimase in produzione fino al 1998. In totale la versione elettrica della FIAT Panda, prima vettura a batteria prodotta in serie da un costruttore, rimase otto anni sul mercato. Diversi decenni prima di che apparisse la prima Tesla elettrica…
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