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Fiat Panda prosegue fino al 2030, quando compirà 18 anni sul mercato

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 19 feb 2025
Fiat Panda prosegue fino al 2030, quando compirà 18 anni sul mercato
Confermati i piani Stellantis per Pomigliano: Fiat Panda fino al 2030 e nuova piattaforma STLA Small per modelli innovativi dal 2028

Il futuro dell’automobile si scrive con la penna dell’innovazione, ma conserva il tratto distintivo della tradizione. Stellantis, con il suo ambizioso piano per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, ne è un esempio perfetto. Questo storico impianto, che continuerà a produrre l’attuale Fiat Panda fino al 2030, si prepara a un’evoluzione epocale: dal 2028 accoglierà la nuova piattaforma STLA Small, destinata a due modelli auto entry level che rappresenteranno il futuro della mobilità sostenibile.

Fiat Panda, la scelta di proseguire

La decisione di prolungare la vita produttiva della Fiat Panda sottolinea il successo di un’icona che domina da anni il mercato italiano. Ma Stellantis non si ferma qui: il passaggio alla nuova generazione del modello sarà un ponte tra passato e futuro, con un occhio sempre rivolto alla sostenibilità ambientale e alle esigenze del mercato globale.

La piattaforma STLA Small segna un passo avanti cruciale per lo stabilimento campano. Progettata per veicoli compatti e altamente efficienti, rappresenta un balzo tecnologico che garantirà versatilità e prestazioni elevate, consolidando Pomigliano come un polo strategico per la produzione di veicoli entry-level.

Durante una visita istituzionale, i vertici di Stellantis hanno ribadito il ruolo centrale dello stabilimento all’interno del piano industriale. La presenza di figure di spicco come Jean-Philippe Imparato, Arnaud Deboeuf e Santo Ficili testimonia l’importanza strategica attribuita a Pomigliano, non solo per l’Italia ma per l’intero gruppo.

Il piano in Italia di Stellantis

In sintesi, il piano di Stellantis riflette un equilibrio tra continuità e innovazione. Investire in Pomigliano significa non solo preservare l’occupazione locale, ma anche garantire un futuro all’industria automobilistica italiana, dimostrando come tradizione e tecnologia possano coesistere in un progetto di ampio respiro. Il messaggio è chiaro: il progresso è possibile senza rinunciare alle proprie radici.

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