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Fiat Pomigliano: accordo legale, ma congelati 700 milioni

Di Luca Gastaldi
Pubblicato il 17 lug 2011
Fiat Pomigliano: accordo legale, ma congelati 700 milioni
La Newco di Pomigliano è legittima, ma la Fiat ha tenuto una condotta antisindacale. Congelati gli investimenti per la Panda in attesa del ricorso.

La Newco di Pomigliano è legittima, ma la Fiat ha tenuto una condotta antisindacale. Congelati gli investimenti per la Panda in attesa del ricorso.

Con la nascita della Newco realizzata da Fiat per la gestione dell’impianto di Pomigliano d’Arco – dove verrà prodotta la nuova Panda 2012 – è sorto anche un nuovo contratto che ha stabilito nuove regole di lavoro per i dipendenti. Un contratto di primo livello che sostituisce quello collettivo nazionale, ma comunque sottoscritto dai sindacati meccanici esclusa la Fiom. Un’operazione affrontata da Fiat per garantire più prospettive ai 5mila dipendenti di Pomigliano che dovranno attenersi, però, a nuove disposizioni che garantiscano più competitività all’azienda.

È poi successo che la Fiom ha intentato causa alla Fiat per la supposta violazione dell’articolo 2112 sul trasferimento di ramo d’azienda e sull’ipotesi di condotta antisindacale. Ieri sera è arrivata la sentenza, emessa dal giudice del lavoro del Tribunale di Torino Vincenzo Ciocchetti, dalla quale è emerso che la nascita della Newco è legale, così come il nuovo contratto di lavoro.

Per contro, la Fiat è stata accusata di condotta antisindacale e per questo dovrà far rientrare la Fiom in azienda. Sembrerebbe un sostanziale pareggio, anche se i legali della Fiat hanno già promesso di presentare appello sulla seconda parte della sentenza. “Siamo soddisfatti ovviamente della prima parte della sentenza – hanno dichiarato Diego Di Rutigliano e Raffaele De Luca Tamajo – ma sulla seconda faremo appello perché non capiamo come si possa rimettere in gioco la Fiom in base allo Statuto dei Lavoratori. Che proprio all’articolo 19 indica il diritto di rappresentanza solo ai firmatari del contratto”.

Si attende anche un contrattacco della Fiom, che forse tornerà in tribunale con cause individuali intentate dai singoli lavoratori. Intanto, la prima concreta reazione alla sentenza è arrivata da Fiat, che ha congelato i 700 milioni di euro di investimenti previsti per produrre la nuova Panda a Pomigliano in attesa del ricorso. Uno stop perché Fiat ritiene “necessario procedere a un accurato esame del provvedimento per valutare l’impatto della decisione del giudice sulla praticabilità dei piani d’investimento annunciati”.

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