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Fiat: primo trimestre “in rosso”. E prosegue la vicenda con Chrysler

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 23 apr 2009
Fiat: primo trimestre “in rosso”. E prosegue la vicenda con Chrysler
Il CdA del Gruppo torinese ha diramato le note di Bilancio del primo trimestre 2009. Ricavi in calo: si “salvano” solo Germania e Francia

Il CdA del Gruppo torinese ha diramato le note di Bilancio del primo trimestre 2009. Ricavi in calo: si “salvano” solo Germania e Francia

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Un primo trimestre in “sostanziale rosso”. E la previsione di una diminuzione globale della domanda del 20% circa come previsione per il resto del 2009. Mentre prosegue la negoziazione per definire i termini della partnership fra il Gruppo torinese e la Chrysler, che potrebbe concludersi anche prima del 30 Aprile. Ecco il risultato del Bilancio dei primi tre mesi del 2009, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Fiat.

A Gennaio, Febbraio e Marzo, il Gruppo torinese ha registrato una perdita netta pari a 411 milioni di euro: un dato che la dice lunga sul travagliato scorcio del 2009 che la Fiat si è appena lasciata alle spalle. Basti pensare che, nel primo trimestre del 2008, il Gruppo aveva archiviato un utile netto di 427 milioni di euro

In particolare, la Fiat Group ha chiuso il trimestre con ricavi pari a 5,6 miliardi di euro (e un calo del 18 per cento rispetto ai primi tre mesi del 2008). Le consegne delle vetture appartenenti al Gruppo sono calate del 17,6 per cento (464600 unità).

Anche se va detto che, nei mercati europei, caratterizzati da un generale calo nelle vendite, un debole segnale positivo si è avuto in Germania e in Francia, dove i recenti incentivi alla rottamazione hanno permesso, nel primo caso, un aumento del 18 per cento della domanda; e di contenere la flessione, in Francia, entro il 3,9 per cento.

Notevole calo per la Maserati: ricavi per 115 milioni di euro e una riduzione del 40,4 per cento rispetto al primo trimestre del 2008, tuttavia “nella media” del settore delle vetture supersportive, che ha accusato una perdita nei ricavi del 55 per cento. Anche la Ferrari ha riscontrato un segno negativo: i suoi ricavi sono stati di 441 milioni di euro (3,3 per cento in meno rispetto al primo trimestre del 2008).

Dati percentuali alla mano, il settore che ha accusato il “colpo” più grave è la Divisione Veicoli Industriali (leggi Iveco), con un decremento percentuale dei ricavi del 48,7 per cento;

Conseguenza della crisi dei mercati, naturalmente. Anche se l’ammontare dell’indebitamento netto industriale, che nei primi tre mesi di quest’anno è salito a 6,6 miliardi di euro (a fronte dei 5,9 che il Gruppo aveva accusato a fine 2008), rivela che il Gruppo ha proseguito negli investimenti.

Nel verbale redatto dal CdA, si legge, a proposito di questo ultimo dato, che “L’assorbimento di cassa risulta più che dimezzato rispetto al primo trimestre 2008”. Un occhio ai dati: primo trimestre 2009: 600 milioni di euro; primo trimestre 2008: 1,5 miliardi.

In ogni caso, il Gruppo Fiat ha registrato un aumento della liquidità, che se a fine 2008 era di 3,9 miliardi di euro, fra Gennaio, Febbraio e Marzo è salita a 5,1 miliardi; risultato “positivo”, indica il CdA, per l’utilizzo della nuova linea sindacata di durata triennale.

I prossimi trimestri, sottolinea la nota del Consiglio d’Amministrazione, potranno registrare una diminuzione della domanda del 20 per cento circa rispetto al 2008. Quanto all’utile netto per il Gruppo, si prevede che questo sarà superiore ai 100 milioni di euro.

Riguardo alla vicenda della possibile intesa con la Chrysler, è stato ribadito che “Non prevede per Fiat alcun esborso di cassa verso Chrysler, né impegni a finanziare Chrysler in futuro. Sarà coerente con i termini e le condizioni del finanziamento concesso dal Dipartimento del Tesoro americano alla Chrysler”. I termini della transazione sono tuttora ad uno studio congiunto con lo stesso Dipartimento americano del Tesoro.

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