Fiat Uno Turbo i.e. compie cifra tonda: quarant'anni di fascino
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/04/wp_drafter_3642505.jpg)
Negli anni ’80, un’epoca in cui le citycar erano pensate per la praticità più che per il divertimento, la Fiat Uno Turbo si impose come una rivoluzione su quattro ruote. Questa piccola vettura compatta, lanciata nel 1985, riuscì a combinare la praticità di un’utilitaria con le emozioni di una sportiva italiana, lasciando un segno indelebile nella storia dell’automobilismo.
Un modello che ha lasciato il segno
La prima generazione della Uno Turbo i.e., prodotta fino al 1989, rappresentò un audace passo avanti per il marchio Fiat. Dotata di un motore 1.3 turbo da 105 CV, con iniezione elettronica Bosch e accensione digitale Magneti Marelli, questa vettura era in grado di raggiungere i 200 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 8,3 secondi. Un risultato straordinario, considerando il peso contenuto di appena 845 kg. Le prestazioni turbo erano supportate da un telaio rinforzato, una barra antirollio e freni a disco ventilati all’anteriore, mentre il cambio manuale a 5 marce, derivato dalla Ritmo 105 TC, garantiva una guida precisa e coinvolgente.
Nel 1989, con l’arrivo della seconda serie, la Uno Turbo si fece ancora più raffinata e potente. Il motore venne aggiornato a 1.372 cc, con una turbina Garrett T2, portando la potenza a 116 CV. Questo upgrade consentiva uno scatto da 0 a 100 km/h in appena 7,7 secondi, un tempo che all’epoca sfidava persino vetture di segmenti superiori. Anche l’estetica venne rivista, con interni più curati, sedili ergonomici e dotazioni come il volante Momo e il tetto apribile, segno di una maggiore attenzione al comfort e alla qualità percepita.
Un simbolo per la sua epoca
La Uno Turbo non era solo una macchina veloce; era anche un simbolo di stile e innovazione. La versione catalizzata, introdotta per rispettare le normative Euro 1, manteneva comunque una potenza di 112 CV, dimostrando che era possibile coniugare rispetto per l’ambiente e prestazioni elevate. Inoltre, alcuni esemplari speciali, realizzati da carrozzieri come Moretti e Giannini, arricchirono ulteriormente la gamma con finiture esclusive e optional unici, oggi ambiti dai collezionisti.
Un momento memorabile nella storia della Uno Turbo fu il test condotto nel 1985 da Michele Alboreto, pilota Ferrari di Formula 1, che ne elogiò la reattività e il carattere. Alboreto suggerì che, con qualche cavallo in più, la Uno Turbo avrebbe potuto essere perfetta anche per l’uso in pista, sottolineando così il suo spirito ribelle e sportivo.
Il successo commerciale
La produzione della Uno Turbo terminò nel 1994, con circa 50.000 esemplari realizzati. Nonostante il passare degli anni, questa vettura continua a essere un’icona, amata dagli appassionati e ricercata dai collezionisti. Gli esemplari ben conservati possono superare oggi i 20.000 euro di valutazione, un chiaro segnale del valore storico e affettivo che questa piccola ma grande auto ha saputo costruire nel tempo.
La Fiat Uno Turbo non è stata solo un’auto; è stata un manifesto di libertà e divertimento, capace di trasformare l’idea di utilitaria in qualcosa di straordinario. Negli anni ’80, rappresentava il sogno di molti giovani, un simbolo di audacia e innovazione che ancora oggi fa battere il cuore di chi ha avuto la fortuna di guidarla o semplicemente di ammirarla.
Se vuoi aggiornamenti su Auto storiche inserisci la tua email nel box qui sotto:
Ti potrebbe interessare
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/04/wp_drafter_3642348.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/04/wp_drafter_3641920.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/04/Ferrari-Daitona-365-GTB4-with-Anantara-Palazzo-Naiadi-Roma-background-scaled.jpg)
:format(webp)/www.motori.it/app/uploads/2025/04/p01_1097_a4-scaled.jpg)