Ford agli Internazionali di tennis... non solo auto
Sponsor degli Internazionali di Tennis, Ford presenta a Roma il nuovo allestimento Vignale per la Mondeo.
La presenza Ford agli Internazionali di Tennis 2015 in qualità di main sponsor è stata impreziosita dal lancio europeo del prestigioso brand Vignale, ovvero la nuova filosofia premium by Ford.
La vetrina del famoso torneo italiano ha però consentito alla Ford di porre l’attenzione anche su temi connessi alla mobilità, al traffico, alla sostenibilità, all’ambiente, alla sicurezza. Temi che a volte prospettano anche utilizzi alternativi all’auto, certamente non affrontati per fare numeri come sarebbe anche lecito aspettarsi da un costruttore d’auto ma piuttosto per avere coscienza di quali direzioni e cambiamenti la mobilità comporta in un contesto globale così radicalmente differenziato.
Sensibilità e lungimiranza imprenditoriale o approccio culturale teso al futuro, così presente da sempre nella filosofia Ford? Probabilmente entrambe le cose, fatto sta che nei panel organizzati durante le giornate degli internazionali di tennis si è parlato poco di prodotto, molto invece dei temi importanti connessi alla mobilità.
Qualche esempio, i “driving skills for life”, il tema della sicurezza rispetto all’utilizzo nella guida di smartphone e tablet, dei social in generale, ormai diventato causa primaria di sinistrosità.
Yahoo, Microsoft, Twitter, ma anche ACI e Polizia Stradale gli opinionisti, con Ford da parte sua organizzatore di corsi in aree attrezzate rivolti alla fascia di giovani 18/24 anni, protagonisti principali dell’uso sconsiderato dei social in auto.
L’approccio Ford è interessante, esplicitamente non promozionale del prodotto, divertente, emozionante, consolida in modo plateale e indelebile nei partecipanti la coscienza della pericolosità del comportamento “social” alla guida.
Investimento importante, in diverse città italiane (l’iniziativa peraltro è planetaria), elettivamente sedi universitarie primarie come Roma, Milano, Napoli, Padova, generoso perché la prima considerazione che viene spontanea è che questo tipo di iniziative dovrebbe anzitutto essere promosso da Enti e Istituzioni, pubbliche e private, che hanno appunto questa funzione e sensibilità, piuttosto che da una casa automobilistica.
Altra iniziativa, completamente diversa ed ancor più distante dalla filosofia di prodotto è il Ford “Smart Mobility”, un grande progetto globale di sperimentazione e innovazione sulla mobilità grazie alla connettività e alle nuove tecnologie.
Progetto che nelle situazioni di mobilità più disparate, dalle megalopoli ai deserti, sperimenta soluzioni innovative e promuove una serie di proposte di soluzione dei problemi con il supporto di tecnologie innovative.
Dunque tra le sperimentazioni il “city driving on demand”, in esperimento a Londra, per un car sharing più facile ed efficiente, il “car swap” lo scambio tra auto di tipologia diversa da quella posseduta in base appunto ad esigenze di utilizzo, una sorta di car sharing di gruppo in cui ognuno mette a disposizione la propria tipologia (monovolume, berlina, sportiva, SUV), “dynamic social shuttle”, servizio totalmente personalizzato tramite un’app, controllo a distanza di veicoli elettrici, app di assistenza al parcheggio facile nelle aree di traffico, sensori degli spazi di parcheggio disponibili, “info cycle” per trasformare la bici in strumento di raccolta dati sulla mobilità e integrarla in un sistema di trasporto che ne consenta ad esempio il carico su mezzi pubblici, stazioni di ricarica elettrica rapida, app che individuano la modalità di trasporto più rapida.
Dall’altro lato una sorta di award sulle proposte di app più innovative ed efficaci come il sistema di parcheggio a Los Angeles, il parcheggio a Londra, lo “smartaxi” di supporto all’incontro tra domanda e offerta di taxi a Lisbona, shuttle elettrico urbano in Argentina, l’app di assistenza alla guida con i monsoni a Mumbai, i tempi di intervento in caso di incidenti a Delhi, il trasporto multimodale a Chongqing, in Cina.
Molte di queste proposte non prevedono o addirittura escludono l’utilizzo dell’auto, non fanno vendere più automobili, ma sono utili e intelligenti: un plauso a Ford.
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