Ford perde 1,4 miliardi di dollari nel primo trimestre
Una perdita di 1,4 miliardi di dollari nel primo trimestre 2009 per la Casa dell’Ovale, ma sono scesi i costi ed è positiva la voce liquidità
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Segno negativo per il primo trimestre 2009 di Ford. Il gruppo Americano ha registrato perdite per 1,4 miliardi di dollari, pari a 0,60 centesimi di dollaro per azione. I ricavi sono crollati del 43% rispetto allo stesso periodo del 2008 e sono stati pari a 24,8 miliardi di dollari (dai 39,2 dei primi tre mesi del 2008). Stessa musica per gli utili registrati in Europa scesi a 550 milioni di dollari (contro i 739 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente).
“I nostri risultati nel primo trimestre riflettono la situazione estremamente difficile che sta vivendo il settore e sono dovuti in larga parte alla debole domanda di auto in tutto il mondo”, ha detto Alan Mulally, presidente e AD di Ford.
“Nonostante queste sfide – sostiene il numero uno – Ford ha comunque fatto importanti passi avanti nel proprio piano di trasformazione guadagnando quote di mercato con nuovi e validi prodotti, diminuendo le spese, riducendo il debito, abbassando i costi strutturali e sottoscrivendo nuovi accordi con i sindacati dei lavoratori)”.
Il gruppo ha ridotto i costi di 1,9 miliardi di dollari, di cui 1,3 miliardi in Nord America. Allo stesso modo sono state prese una serie di iniziative per rafforzare il business e intavolati i primi colloqui con interlocutori interessati all’acquisto di Volvo.
In quanto a modelli messi da poco in produzione Ford può fare leva sulla nuova Fiesta che in Europa sta registrando un successo enorme e sulla nicchia che sceglierà la Focus RS, mentre negli USA vanno forte la Ford Fusion, Fusion Hybrid e la sempreverde Mustang, così come la Lincoln Mkz e la Mercury Milan e Milan Hybrid.
Sul fronte finanziario le perdite del gruppo – che nel primo trimestre 2008 era ancora in attivo per 70 milioni di dollari (0,03 centesimi per azione) – sono state inferiori a quanto stimato dagli analisti finanziari. La nota positiva viene infine dalla voce liquidità: le riserve della Casa dell’Ovale ammontano a 21,3 miliardi di dollari, contro i 13,4 miliardi nello stesso periodo del 2008.
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