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Ford Ranger Raptor: la prova su strada

Di Redazione
Pubblicato il 3 ago 2020
Ford Ranger Raptor: la prova su strada
Abbiamo guidato il pick-up più estremo di Casa Ford che diverte ed ha un look da vero duro ma non è a buon mercato.

La Ford fa la voce grossa in off-road con il Ranger Raptor, che seduce anche sull’asfalto e vanta un look specialistico che piace a chi ama essere al centro dell’attenzione. L’abbiamo guidato per scoprire quanto può essere affascinante.

Esterni: un abito su misura

La scritta Ford a caratteri cubitali sulla calandra fa capire subito la personalità del Ranger Raptor, alla quale contribuiscono anche l’elemento tra cabina e cassone e la protezione anteriore in alluminio. Le carreggiate sono più larghe di 150 mm per cui sono rivestite da nuovi passaruota, anche i paraurti sono specifici, così come i cerchi in lega da 17 pollici. Il cassone ha una lunghezza ed una larghezza di poco superiori al metro e mezzo, e la soglia di carico è a quasi 1 metro, più in alto di quella del Ranger “convenzionale”. Bella la copertura a saracinesca con tanto di serratura. A completare il quadro ci sono 4 anelli di carico per affrontare l’off-road più estremo.

Interni: particolari dedicati e qualità “europea”

Volante con il punto zero evidenziato in rosso e sedili sportivi, oltre alla strumentazione dedicata, rappresentano gli elementi della cura Raptor agli interni del Ranger. Per cui rimangono la plancia con il display centrale per gestire l’infotainment e comunicare con lo smartphone, i comandi del climatizzatore, oltre ad un design generale, tipico del modello originale, più in linea con i gusti del Vecchio Continente che con quelli a stelle e strisce. Inoltre, il display della strumentazione si arricchisce della visualizzazione delle modalità di guida e delle informazioni utili quando si affrontano percorsi impervi.

Al volante: si diverte a fare la sportiva

Sotto il cofano non c’è traccia di elettrificazione, ma alberga un 2 litri turbodiesel da 213 CV e 500 Nm di coppia, spariscono lo schema con assale e balestre al posteriore dove arrivano le sospensioni multilink, mentre all’avantreno troviamo sospensioni indipendenti, il tutto è arricchito dalla chicca degli ammortizzatori Fox. La trasmissione è automatica a 10 rapporti e contribuisce a sfruttare al meglio le potenzialità del propulsore che si sposa bene con una dinamica che rende più agile ed incisiva la guida sulle superfici difficili e migliora anche l’handling su strada nonostante stiamo parlando di un bestione lungo più di 5 metri con una massa non indifferente.

Il Ranger Raptor diverte e si gestisce con facilità grazie alle 6 modalità di guida ed alla possibilità di bloccare il differenziale posteriore, ma può sfruttare anche le ridotte, e può contare sul sistema che controlla la velocità in discesa. Per rallentarlo ci sono i freni a disco autoventilati sulle 4 ruote, mentre gli ADAS di ultima generazione lo rendono ancora più sicuro. Con circa 2.500 kg di massa totale un consumo di circa 10 km/l di media è da mettere in conto, anche se le soste dal benzinaio diventano più frequenti quando si sfrutta la sua verve sugli sterrati e ci si fa trasportare dal suo carattere intraprendente. Certo, il cambio nelle modalità di guida più toste diventa brusco, ma questo comportamento si sposa con il carattere ruvido del mezzo.

Prezzo: 63.000 euro tondi tondi

Con una dotazione completa, si sceglie solo il colore e qualche accessorio specifico, la spesa risulta salata seppur rapportata alle caratteristiche particolari del veicolo in questione: il costo infatti è di 63.000 euro tasse incluse.

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