Francia: il presidente Hollande viaggia in SUV
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Il presidente francese debutta all’Eliseo sulla Citroen DS5 ibrida, che sarà la nuova auto presidenziale.
Vedere il presidente della Repubblica francese, Francois Hollande, salire su un SUV al posto delle più tradizionali ammiraglie ha fatto uno strano effetto, dobbiamo ammetterlo. La decisione, in realtà, era già stata comunicata dall’Eliseo nei giorni scorsi e aveva anche alimentato una accesa rivalità tra i costruttori d’oltralpe.
La vettura prescelta è la Citroen DS5 HYbrid4, il top della gamma sportiva DS, un modello che punta sulle forme da fuoristrada sportivo e sulla tecnolgoia ibrida per conquistare nuovi clienti di fascia premium. Ed evidentemente ha conquistato anche il settimo presidente della quinta Repubblica di Francia, vincendo la concorrenza dei “cugini” di Peugeot.
Per permettere al presidente di salutare la folla durante la breve parata per le strade di Parigi, Citroen ha realizzato una speciale versione con tetto in tela. Peccato che un’insidiosa pioggia primaverile abbia costretto Hollande ad utilizzare successivamente la seconda vettura dotata di un normale tetto in vetro.
Il SUV entra a palazzo
Può sembrare una cosa di poco conto, ma questa è la prima volta che ad un SUV-crossover viene affidato un ruolo istituzionale così importante (e in una nazione conservatrice come la Francia). Da tempo negli Stati Uniti i fuoristrada vengono utilizzati per gli spostamenti della scorta o nei viaggi all’estero, ma mai hanno assolto alla funzione di auto ufficiale del presidente. Per gli Sport Utility Vehicle questa può essere considerata una consacrazione, la definitiva uscita dalla definizione di “auto di nicchia”. D’altronde, a più di 10 anni dall’introduzione sul mercato, l’acronimo SUV è diventato di uso comune, non sempre in modo positivo – famosa su Internet la canzone “Ga el SUV” – e le città sono piene di questi veicoli.
Marketing all’Eliseo
Dal punto di vista commerciale, considerando l’eco mediatica dell’insediamento e delle future uscite pubbliche di Hollande, la scelta della DS5 appare una ben riuscita operazione di product placement (ossia l’inserimento a fini commerciali di prodotti all’interno di film, programmi o eventi). La nuova Citroen DS5, infatti, è un modello nuovo e molto innovativo nei contenuti, su cui la Casa francese punta per riconquistare i fasti del passato nei segmenti del lusso. Sapere che è anche l’auto di Monsieur le Président farà sicuramente bene alle vendite, soprattutto nella nazionalista Francia.
Ai più attenti non sarà sfuggito anche un altro elemento di discontinuità con il passato: il colore della vettura. La carrozzeria, infatti, abbandona il tradizionale blu presidenziale a favore di un più comune grigio antracite.
Il canto del cigno per la C6 presidenziale
In ogni caso, in pochi rimpiangeranno la Citroen C6 utilizzata da Sarkozy durante il suo mandato. Si tratta di un modello controverso, caratterizzato da soluzioni stilistiche discutibili come il lunotto posteriore concavo o il maldestro richiamo alla DS nella vista laterale. A livello commerciale l’ammiraglia francese è stata poco apprezzata dal pubblico, facendo registrare un sonoro flop nelle vendite. La Citroen C6 ha terminato la sua funzione istituzionale accompagnando lo sconsolato presidente uscente e la moglie Carla Bruni nel loro addio all’Eliseo.
I tempi quindi cambiano e le auto dei rappresentanti istituzionali seguono le tendenze dei costruttori e del mercato. Certo che, senza nulla togliere alla DS5, la Diesse di Charles De Gaulle aveva tutto un altro fascino…
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