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Frode fiscale, coinvolte 22 concessionarie di auto di lusso

Di Fabrizio Gimena
Pubblicato il 8 apr 2025
Frode fiscale, coinvolte 22 concessionarie di auto di lusso
Guardia di Finanza scopre frode fiscale nel settore auto di lusso: 4,5 milioni di IVA evasa, 22 concessionarie e 33 indagati

Una vasta operazione della Guardia di Finanza ha smascherato una complessa rete di frode fiscale nel mercato delle auto di lusso, con 22 concessionarie coinvolte e un totale di 4,5 milioni di euro di evasione fiscale. L’indagine, coordinata dalla Procura di Foggia, ha avuto origine da un controllo di routine su una società pugliese, rivelando un sistema fraudolento che si estendeva in diverse città italiane, tra cui Bari, Napoli, Salerno, Rimini e Ancona.

Il fulcro della questione

Il fulcro della frode risiedeva nella falsificazione di documenti che attestavano falsamente la provenienza dei veicoli dalla Repubblica di San Marino. Gli amministratori delle concessionarie italiane coinvolte utilizzavano certificazioni contraffatte per dichiarare falsi adempimenti fiscali tramite una società sanmarinese inesistente. Questo meccanismo permetteva di immettere sul mercato veicoli di prestigio, tra cui Ferrari, Lamborghini e Porsche, a prezzi significativamente ridotti, creando una concorrenza sleale verso gli operatori onesti del settore.

La complessità del sistema ha richiesto indagini approfondite per smantellare la rete di complicità. In totale, sono stati eseguiti 13 sequestri preventivi e 33 persone risultano indagate. Le autorità hanno sottolineato come l’operazione non solo abbia permesso di recuperare le imposte evase, ma rappresenti anche un importante deterrente contro future pratiche illecite nel settore.

Massima attenzione

La Guardia di Finanza invita i consumatori a prestare massima attenzione nell’acquisto di auto di prestigio, verificando accuratamente la documentazione e affidandosi esclusivamente a concessionari di comprovata affidabilità. L’obiettivo è quello di evitare di alimentare indirettamente reti fraudolente che danneggiano l’intero mercato automobilistico.

Questo caso mette in evidenza l’importanza di intensificare i controlli fiscali e di migliorare la cooperazione internazionale per prevenire abusi delle normative fiscali comunitarie. Le autorità auspicano che questa operazione possa rappresentare un esempio per scoraggiare altre attività illecite nel settore, proteggendo sia i consumatori che gli operatori economici rispettosi delle regole.

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